Qualità e sicurezza alimentare

28/09/2010

Sono sei i progetti vincitori del bando della piattaforma agroalimentare, un importo complessivo di investimento di circa 35 milioni di euro, a fronte di un contributo di circa 21 milioni di euro da parte della Regione Piemonte.

Un totale di 81 beneficiari: 16 grandi imprese, 27 piccole e medie imprese, 19 organismi di ricerca e 19 beneficiari agricoli di tutto il territorio piemontese. Questi i numeri della piattaforma agroalimentare, che riunisce tutti i diversi attori presenti sul territorio regionale che, in sinergia tra loro, contribuiscono alle attività di sviluppo del settore agro-alimentare.

Si va dai progetti di ricerca per realizzare materiali biodegradabili da utilizzare per gli imballaggi, a sviluppo di tecnologie per assicurare maggiore sicurezza alimentare ai prodotti ortofrutticoli, alla promozione di metodologie di produzione sostenibili sotto il profilo ambientale ed energetico, alla valorizzazione delle tipicità, alla realizzazione di nuovi prodotti da forno riducendo gli sprechi.

Il bando relativo alla piattaforma agroalimentare - 21 milioni di euro, 19 dal POR FESR più circa due milioni di euro dai fondi europei per lo sviluppo agricolo - chiuso negli ultimi mesi del 2009, ha sei progetti vincitori, proposti da raggruppamenti di soggetti, i cui capofila sono note aziende piemontesi. Sostenibilità ambientale ed energetica della filiera, tracciabilità dei prodotti e tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti sono solo alcuni dei temi di ricerca proposti.

I sei progetti sono: MICROSYN (capofila ME CAPROM VPS ITALIA SRL) che riguarda la messa a punto di un processo innovativo e la realizzazione di un impianto per il trattamento delle deiezioni da allevamenti bovini (letame) ed eventualmente il trattamento di scarti che derivano dall’attività di macellazione e l’utilizzo del loro contenuto energetico per la produzione di energia elettrica; FEED & FOOD PACKAGING (capofila Novamont), per lo sviluppo di materiali biodegradabili innovativi nel campo dell’imballaggio alimentare, sia animale (in produzione zootecnica), sia per il consumo umano di prodotti ortofrutticoli; ITACA (capofila Lavazza Spa) messa a punto di nuove tecnologie per la qualità e la sicurezza degli alimenti, senza tralasciare la sostenibilità ambientale ed energetica dei processi e il benessere del consumatore, temi strettamente collegati a quello della sicurezza; NUTRATEC (capofila Gruppo BUONDÌ BISTEFANI Spa), sullo sviluppo di nuovi prodotti da forno, creati attraverso tecnologie innovative che consentano di recuperare e utilizzare i componenti bioattivi che sono naturalmente presenti nelle materie prime e negli scarti che contraddistinguono da sempre la filiera cerealicola; SAFE FOOD CONTROL (capofila AGROINNOVA) sullo sviluppo di tecnologie per la qualità e la sicurezza dei prodotti ortofrutticoli piemontesi, la sostenibilità ambientale ed energetica della filiera ortofrutticola piemontese e la sua gestione e tracciabilità dei prodotti; infine ECO FOOD (capofila Ferrero Spa), finalizzato a promuovere la sostenibilità ambientale ed energetica di alcune filiere agroalimentari regionali, coniugando impatto ambientale con la salvaguardia dei valori di tipicità, sicurezza alimentare e qualità dei prodotti delle aziende piemontesi coinvolte.

 

“Quando parliamo di competitività – ha commentato l’assessore allo Sviluppo Economico Massimo Giordano – dobbiamo riferirci a tutti i settori della produzione che caratterizzano il nostro territorio, senza dimenticare quello, fondamentale, dell’agroalimentare. Le iniziative che si sono aggiudicate i finanziamenti relativi al bando in questione sono infatti la dimostrazione che, anche in un ambito che fa della tradizione e della tipicità la sua peculiarità, è possibile innovare, salvaguardando la qualità del prodotto e tutelando l’ambiente. Anche sulla base di queste considerazioni, il prossimo piano della competitività piemontese terrà in grande considerazioni le questioni relative al settore agroalimentare. Va annotato il fatto che sono molte le aziende piemontesi che hanno partecipato al bando aggiudicandosi finanziamenti per la realizzazione di iniziative che avranno l’obiettivo di dare nuovo impulso a un settore nel quale già il Piemonte eccelle e che vede la nostra regione riconosciuta in tutto il mondo per la qualità dei suoi prodotti e delle sue aziende. Una partecipazione che è un segnale importante perché è la dimostrazione di quanto gli stessi imprenditori considerino fondamentali i temi dell’innovazione in funzione di una maggiore competitività. Non dimentichiamo infatti che, nonostante i nostri livelli di eccellenza, anche questo è un settore che vede una forte concorrenza da parte di altri paesi che purtroppo in molti casi tendono a imitare le nostre produzioni. Con queste iniziative le nostre imprese sapranno porsi sul mercato incrementando il proprio valore aggiunto nei confronti della concorrenza, in particolare dal punto di vista della sicurezza alimentare e del risparmio energetico a tutela dell’ambiente”.

 

 

"Il binomio tecnologia e qualità alimentare – ha aggiunto l’assessore all’Agricoltura della Regione Piemonte, Claudio Sacchetto - è parte fondante del futuro dell'agricoltura piemontese e di tutto il comparto primario. Le tematiche legate all'ambiente ed alla sicurezza alimentare non possono slegarsi da quelle che sono le scelte economiche strategiche delle nostre imprese. Con i progetti finanziati dalla Regione Piemonte viene raggiunta una sintesi ottimale tra questi aspetti”.

 


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