In breve del 3 Settembre 2013

03/09/2013

I mercati del grano e del mais
Per il grano tenero settimana senza particolari evoluzioni sui mercati nazionali e internazionali. La lunga serie di ribassi – rileva L’Informatore Agrario on line - sembra essersi arrestata: i listini italiani hanno registrato “invariato” sia a Milano sia a Bologna, per lo meno per i frumenti panificabili di base. Il listino di Milano quota, per il frumento panificabile, 206,50 euro/t e a Bologna 201,50 euro/t. Gli unici spostamenti ci sono stati per il frumento a uso zootecnico a Milano (+3 euro/t, chiusura a 196,50 euro/t) e a Bologna per le qualità superiori (+ euro/t per i frumenti di forza, chiusura a 225 euro/t, -1 euro/t per i panificabili superiori, che chiudono a 210,50 euro/t). Invariate le farine mentre calano mediamente di 10 euro/t i cruscami, segno che dopo la pausa estiva i molini sono tornati a regime. Al livello mondiale si registra una relativa calma. Sul Matif dopo gli incrementi di inizio settimana le quotazioni si sono normalizzate, chiudendo venerdì scorso a 187,25 euro/t contro la media di 185 euro/t della settimana precedente. Venerdì a Chicago il future con scadenza settembre ha chiuso a 643,2 cent/bushel, in calo rispetto agli inizi della settimana ma con una quotazione molto più solida, grazie alla diminuzione dello spread tra prezzi offerti e prezzi richiesti. La sensazione generale è che, nonostante l’offerta abbondante dell’emisfero nord, i prezzi siano sostenuti da una buona domanda mondiale, motivo per il quale il mercato dei prossimi mesi appare leggermente rialzista rispetto alle quotazioni attuali.

Per il mais risulta più accentuato il trend al ribasso. Dopo il rimbalzo della terza settimana di agosto i prezzi sono tornati normali: 170,50 euro/t sul Matif per scadenza novembre e 495 cent/bushel sul Cbot per scadenza settembre. Da notare che il mais “fisico” negli Usa continua a valere più di 660 cent/bushel, segno che la merce del vecchio raccolto è scarsa.

In Italia la situazione è caratterizzata da una debolezza oramai conclamata: il mais nazionale perde 1 euro/t a Milano (chiusura a 210,50 euro/t) e 3 euro/t a Bologna (chiusura a 204 euro/t). Cala anche il mais per uso energetico che chiude a 175 euro/t (-5 euro/t a Bologna). Invariate le quotazioni per il prodotto d’importazione.

Intanto l’Igc (International grain council) ha rivisto al rialzo le proprie stime di raccolto: + 3 milioni di tonnellate, per un totale di 945 milioni.

 
Il mercato della soia
Dopo i massicci recuperi delle quotazioni della soia sul Cbot, la scorsa settimana c’è stato un lieve raffreddamento che però ha lasciato praticamente invariate le quotazioni. Il future di settembre ha chiuso a 1.424 cent/bushel, ossia appena il 4% in meno rispetto alle quotazioni record di un anno fa. Sia a Milano sia a Bologna i semi di soia hanno recuperato il gap del mese di agosto con incrementi dai 30 euro/t (Bologna: 490,50 euro/t per la soia d’oltremare) ai 35 euro/t (Milano: 496,50 euro/t).

 
Latte spot,  + 4,3%
Il 31 agosto il latte spot sulla piazza di Lodi è stato quotato da 48,97 a 51,03 centesimi al litro, in aumento del 4,30% rispetto all’ultima rilevazione di due settimane fa.