In breve del 16 Ottobre 2013

16/10/2013

Riforma Pac, arriva il via libera dagli Stati dell’Unione
Gli Stati membri, attraverso i propri rappresentanti in seno al Comitato Speciale Agricoltura (CSA) hanno dato il via libera, la scorsa settimana, ai testi di riforma della PAC, dopo che anche la Commissione Agricoltura del Parlamento europeo aveva dato il proprio assenso. Si tratta ora solo di finalizzare i testi (traduzione e verifica linguistica) e di approvarli formalmente nella plenaria del Parlamento europeo di novembre e in Consiglio agricoltura entro la fine dell’anno. I testi sono disponibili (ancora solo in inglese) cliccando qui di seguito: pagamenti diretti, ocm unica, sviluppo rurale, regolamento orizzontale. Parallelamente Consiglio, Parlamento e Commissione lavorano ai regolamenti transitori. I triloghi inizieranno informalmente il 17 ottobre, anche se il Consiglio non ha ancora adottato ufficialmente la propria posizione negoziale (in discussione al CSA al momento in cui si scrive). Il Parlamento, nella sua relazione, chiedi in particolare l’applicazione delle misure transitorie dello sviluppo rurale anche per gli investimenti e, in materia di aiuti diretti, l’anticipo al 2014 della possibilità di applicazione del pagamento redistributivo per i primi ettari. Ulteriore richiesta è un graduale aumento degli aiuti accoppiati ed il rinvio, al 2015, della pubblicazione dei beneficiari della PAC. Il Consiglio non sembra orientato a contrastare queste posizioni, se non forse quella relativa ai pagamenti accoppiati. La Commissione ha ribadito la sua posizione di contrarietà a qualsiasi “allargamento” del campo di applicazione della sua proposta ad elementi che inciderebbero sull’accordo politico difficilmente raggiunto sulla riforma della PAC.

 
Pac, le opzioni dell’Italia
Gli accordi politici del 26 giugno 2013 e del 24 settembre 2014 tra la Commissione, il Consiglio e il Parlamento europeo ha sancito le regole del sostegno della nuova Pac 2014-2020. La fase successiva – scrive Angelo Frascarelli su Terra e Vita -  sarà l’approvazione dei regolamenti di base, con la procedura della co-decisione tra Parlamento europeo e Consiglio, prevista per novembre 2013. Seguirà l’approvazione dei regolamenti attuativi della Commissione, prevista per marzo 2014, e le decisioni nazionali, entro il 1° agosto 2014.

A livello comunitario, la quasi totalità degli aspetti della nuova Pac 2014-2020 è ormai definita, anche se alcuni dettagli dovranno essere chiariti in fase di stesura dei regolamenti. Invece, molte decisioni spettano agli Stati membri e, per queste, dovremo attendere il 1° agosto 2014.

Gasolio agricolo per le serre, il decreto è in ritardo
Il decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 recante “Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia”, entrato in vigore il 22 giugno 2013 e convertito nella legge n. 89/2013, ha previsto all’articolo 6, delle disposizioni agevolative per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra. L’articolo prevede, nello specifico che, “a decorrere dal 1° agosto 2013 e fino al 31 dicembre 2015, in favore dei coltivatori diretti e degli imprenditori agricoli professionali, regolarmente iscritti alla gestione previdenziale ed assistenziale, venga applicata sul gasolio utilizzato per il riscaldamento delle coltivazioni sotto serra un aliquota di accisa pari ad euro 25 per 1000 litri”. Per l’applicazione del provvedimento, come specificato nel comma 4 dell’art. 6, è necessario un decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell'economia e finanze, anche in relazione al fatto che in sede di richiesta dell'assegnazione del gasolio i beneficiari si obbligano a rispettare la progressiva riduzione del consumo di gasolio per finalità ambientali. Indirizzo, peraltro, confermato dalla circolare del 1° ottobre 2013 dell’Agenzia delle Dogane (in allegato) che specifica che: “L’attribuzione del descritto beneficio ai citati soggetti è condizionata all’obbligo di rispettare la progressiva riduzione del consumo di gasolio per finalità ambientali, da assumere in sede di richiesta dell’assegnazione del medesimo prodotto di cui al decreto del Ministro dell’economia e delle finanze 14 dicembre 2001, n. 454”; e, quindi, “rimanda la disciplina delle modalità per la concreta applicazione della misura agevolata in esame ad uno specifico decreto che sarà adottato dal Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.” In relazione alla situazione venutasi a creare, Confagricoltura è intervenuta a più riprese sul Ministero delle Politiche Agricole chiedendo una rapida emanazione del decreto, visto che le imprese che realizzano produzioni in colture protette hanno già iniziato ad acquistare il gasolio agricolo, e in alcuni casi anche a utilizzarlo. Proprio su questo aspetto si è chiesto di prevedere specifiche disposizioni per il recupero della maggiore accisa versata dai coltivatori diretti e dagli imprenditori agricoli professionali per gli acquisti già effettuati tra il 1° agosto 2013 e la data di entrata in vigore del decreto. Si segnala infine che come Agrinsieme si sta per inviare una lettera al Ministro delle Politiche Agricole per accelerare l’emanazione del decreto.