In breve del 23 Ottobre 2013

23/10/2013

L’export continua a tirare
I vini di Langhe, Roero e Monferrato hanno fatturato all'estero nel 2012 oltre un miliardo di euro, cifra che ha confermato il distretto al primo posto tra tutti quelli di produzione vinicola nel nostro Paese.


Torna l’interesse per la barbabietola
Cresce in Piemonte l’interesse per la coltivazione della barbabietola. Lo scrive La Stampa in edicola questa mattina spiegando che è però un tentativo di recupero delle produzioni, poiché dopo la chiusura avvenuta quasi 8 anni fa dello zuccherificio di Casei Gerola, nel Pavese, la superficie in ettari destinata a questo prodotto aveva subito un crollo. Maurizio Stringa, neo eletto presidente nazionale per la sezione barbabietole di Confagricoltura, componente del Cda Anb Biogas e vice presidente Confagricoltura Alessandria chiara che “oggi negli agricoltori c’è la consapevolezza che, oltre a far fronte alla forte importazione di zucchero, dai sottoprodotti della barbabietola si può ottenere biogas, cioè energia da fonti rinnovabili”.


Il mercato dei cereali e della soia – Fonte Obiettivo Cereali  / L’Informatore Agrario
La settimana scorsa è stata più che positiva per il frumento tenero, che ha guadagnato posizioni su tutti i mercati, sia nazionali sia internazionali. Martedì scorso a Milano i frumenti sono aumentati di 3 euro a tonnellata (+4 euro/t per i frumenti di forza), a Bologna gli aumenti si sono attestati tra i 2 e i 5 euro a tonnellata. La terza voce del listino vale ora 205,50 euro/t a Milano e 202,50 euro/t a Bologna. Aumentano anche i frumenti esteri, comunitari e non, e non poteva essere altrimenti visto l’andamento della settimana precedente.

I segnali che provengono dalle piazze internazionali sembrerebbero improntati a ulteriori rialzi. Venerdì il Matif ha letteralmente sfondato la soglia dei 200 euro/t, chiudendo a 204,50 euro/t. Già a 200 euro/t ci si sarebbe potuti aspettare una corsa a vendere ma gli operatori hanno continuato ad acquistare titoli. A Chicago il frumento tenero ha chiuso a 711 cent/bushel, tornando così ai livelli di giugno. Le esportazioni Usa stanno andando molto bene e il Governo argentino ha annunciato di prevedere un raccolto inferiore alle previsioni. Il mercato fisico francese è leggermente più basso dei futures (195 euro/t per merce resa al porto di Rouen), ma sempre incoraggiante. Anche se l’Egitto ha annullato un’importante asta (pare che i prezzi offerti fossero troppo elevati), è tornata ad acquistare l’Algeria, con un’asta da 500.000 t.

Per quanto riguarda il mais il recupero iniziato nelle scorse settimane non si è interrotto. A Milano il granoturco nazionale ha guadagnato 6 euro/t (198,50 euro/t), a Bologna 5 euro/t (189 euro/t), mentre il mais estero resta sostanzialmente invariato. Anche il Matif registra dei progressi: venerdì il mais francese per dicembre 2013 ha chiuso a 177 euro/t, contro i 173 della media della settimana precedente. Meno accentuati gli aumenti di Chicago (venerdì a 441,4 cent/bushel, +2,08% rispetto alla settimana precedente).

In Italia le quotazioni per l’orzo nazionale restano sostanzialmente invariate, salvo un piccolo aumento per l’orzo «leggero» a Bologna (+1 euro/t). L’orzo «pesante» vale tuttora 209 euro/t a Milano e 203 euro/t a Bologna.

Anche al livello internazionale l’orzo è sostenuto da una buona domanda, dovuta anche al buon andamento del frumento tenero. In Francia la quotazione si aggira sui 180 euro/t franco porto d’imbarco. L’unica ombra (ma non riguarda l’Italia) è data dai progressi della raccolta del mais, che nelle prossime settimane potrebbe esercitare qualche pressione al ribasso.

Per la soia C’è qualche debole segnale di recupero: a Chicago i semi di soia hanno chiuso venerdì a 1.294,2 cent/bushel, con una leggera tendenza al rialzo nel corso della settimana.

Il mercato italiano ha anticipato questa tendenza per il prodotto nazionale, chiudendo martedì a Milano a 422,50 euro/t e giovedì a Bologna a 418,50 euro/t (+7 euro/t su entrambe le piazze). Considerando l’andamento poco brillante del girasole, è un risultato senz’altro soddisfacente.

 
PPC, le agevolazioni (forse) restano
Resta in vigore l'agevolazione della piccola proprietà contadina – scrive Gian Paolo Tosoni sul Sole24Ore - che consiste nell'assolvimento della sola imposta catastale nella misura dell'i% a fronte dell'acquisto di terreni agricoli e relative pertinenze da parte di coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali; l'imposta di registro e quella ipotecaria sono dovute nella misura fissa. Lo prevede il comma 12 dell'articolo 18 del disegno di legge di stabilità 2014.

 
Ruralità dei fabbricati, ci sono novità
Tra le novità contenute nel disegno di legge di conversione del Dl 102/2013, approvato dalla Camera il 16 ottobre c'è anche la soluzione del problema relativo alla valenza retroattiva o meno delle domande di variazione della categoria catastale presentate in base all'articolo 7 del Dl 70/2011.