Primi saldi dei pagamenti delle domande uniche – PAC 2012

04/01/2013

Nelle ultime settimane di dicembre sono stati creati da Arpea alcuni decreti di pagamento di saldo domanda unica – PAC 2012. Queste erogazioni hanno concluso l’iter di liquidazione iniziato a fine luglio con l’anticipo regionale del 20% circa, proseguito poi con l’acconto comunitario del restante 30%, o 50% per chi non aveva potuto accedere al pagamento di luglio. Purtroppo questi pagamenti sono limitati, o in alcuni casi sospesi, da particolari problemi connessi al refresh ed al completamento del disaccoppiamento. In pratica nel 2012 la nostra regione è interessata dal cosiddetto refresh sull’eleggibilità delle superfici condotte; il precedente, ricordiamo, è stato effettuato nel 2008 e per Alessandria nel 2009. Il refresh consiste nella nuova rilevazione aerofotogrammetrica del suolo e dalla conseguente fotointerpretazione, volta a determinare eventuali superfici che, per limitarci all’ambito domanda unica, hanno perso il requisito dell’ammissibilità all’abbinamento con i titoli disaccoppiati. Le operazioni di refresh purtroppo non sono ancora totalmente concluse a causa di ritardi nella fornitura dei dati da parte di Agea nazionale, pertanto resta un notevole numero di particelle per le quali non è stata terminata la fotointerpretazione, soprattutto, per assurdo, nel caso di presenza di piccole tare su grandi particelle, per le quali deve essere valutata la possibilità di applicare tolleranze o ricalcoli. Per una precisa norma comunitaria, il pagamento dell’intera superficie di queste particelle deve essere sospeso con la conseguente applicazione del calcolo dell’esito aziendale nell’ambito del sistema integrato di gestione e controllo. Questo prevede, com’è noto, il blocco totale della domanda in caso di scostamento maggiore del 20%. È proprio per questo motivo che diverse domande uniche non hanno ricevuto in dicembre il saldo atteso. Confagricoltura ai vari livelli ha esercitato forti pressioni affinché venisse comunque erogato un pagamento anche parziale per queste superfici ma, vuoi per ragioni normative vuoi per ragioni informatiche, a quanto ci è stato assicurato insuperabili, i pagamenti sono stati posticipati ad inizio anno nuovo in concomitanza con l’ultimazione delle operazioni di refresh. Un comparto impattato pesantemente dal refresh è quello dei pascoli montani, sempre nel mirino della UE, che sembra non voler comprendere la peculiarità e la difficoltà degli ambienti alpini ed appenninici della nostra regione. Arpea ha deciso di sospendere l’applicazione del refresh sui pascoli magri (con tara) e di definire procedure di controllo e rideterminazione degli esiti delle fotointerpretazioni, oggi largamente insoddisfacenti e penalizzanti per le aziende interessate. Ciò ha comunque causato la sospensione di larga parte dei pagamenti a saldo di aziende con preponderante superficie a pascolo. Ultima criticità che viene scontata dai pagamenti è causata dal ritardato consolidamento dei titoli provvisori derivanti dalle ultime fasi del disaccoppiamento che hanno interessato quest’anno i settori del riso, della frutta guscio, delle piante proteiche, dei foraggi essiccati, delle sementi certificate ecc. Per le aziende storiche il valore dei titoli definitivi è stato incrementato dal valore dei titoli provvisori che, in quanto tali, sono spariti dal portafoglio aziendale. Ad esempio un’azienda risicola vede oggi il suo titolo disaccoppiato definitivo accresciuto ad un valore che tiene conto della parte che fino allo scorso anno era pagata in modo accoppiato alla coltura. Purtroppo il consolidamento, come detto, è stato completato troppo a ridosso delle erogazioni di dicembre per consentire la liquidazione dell’intero ammontare. Il pagamento si è invece limitato al valore del titolo storico prima del consolidamento (ridotto). Anche per queste casistiche Arpea, ripetutamente sollecitata, ha garantito la massima accelerazione dei tempi di lavorazione volta a garantire l’erogazione nel minor tempo possibile.

Roberto Giorgi