Dopoelezioni: per suolo e paesaggio, MASSIMA attenzione da parte dei nuovi eletti

25/06/2009
Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura), auspica maggiore sensibilità degli amministratori locali, verso le risorse preziose e irripetibili del territorio e del paesaggio, ormai a rischio estinzione. “La difesa del suolo, agricolo e naturale, dalla cementificazione - dichiara Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura) - è ormai una priorità con la quale ogni pubblico amministratore dovrà misurarsi dimostrando la propria capacità di perseguire l’interesse comune”. Il messaggio del presidente di Agriturist è rivolto a tutte le forze politiche, perché “non è pensabile che su problemi così delicati e lungamente ignorati, possano esserci distinguo di bandiera o di schieramento: il suolo ed il paesaggio sono risorse preziose e irripetibili, di insostituibile prospettiva economica, che tutti dobbiamo contribuire a conservare per le future generazioni”. “Le elezioni amministrative 2009 - prosegue Vittoria Brancaccio - sono arrivate nel momento in cui, in molti Comuni, il suolo ancora disponibile per l’agricoltura è già largamente inferiore ai limiti minimi di compatibilità con una accettabile qualità ambientale e urbanistica. Ci auguriamo che tutti gli amministratori, e in particolare i neoeletti, ne siano coscienti, e si documentino responsabilmente sulle soluzioni già adottate con successo all’estero e in alcuni Comuni italiani virtuosi, ponendo argine a perverse logiche di sviluppo basate sull’edificazione ad oltranza”. “I cittadini - conclude il presidente di Agriturist - vigilino, anche attraverso la formazione di comitati civici, sulle politiche urbanistiche dei rispettivi Comuni, impedendo che l’interesse contingente di pochi produca danno irreversibile agli interessi di lungo periodo della collettività. La nostra associazione sarà costantemente al fianco di chi sosterrà soluzioni che tendano ad azzerare il consumo di suolo”. Agriturist ricorda che dal 1995 ad oggi, sono state realizzate, in Italia, costruzioni residenziali, commerciali e produttive, per 3,5 miliardi di metri cubi. Tenuto conto anche della creazione di nuova viabilità, sono stati sottratti alle zone agricole non meno di due milioni di ettari. Si tratta di una vera e propria “orgia cementizia” che ha compromesso gravemente, pressoché ovunque, il patrimonio paesaggistico del Paese e, in definitiva, le potenzialità di sviluppo turistico. Le conseguenze si avvertono già, in misura particolarmente grave, anche sulle prospettive di crescita dell’agriturismo, settore che può dare un contributo rilevante al raddoppio del PIL turistico italiano programmato, per i prossimi quattro anni, dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi. 25 giugno 2009