Caccia, non si farà il referendum

03/02/2012

Solo con una nuova normativa potremo finalmente lasciarci alle spalle una Legge oramai superata e dotare il Piemonte di una regolamentazione moderna, portandolo sotto questo punto di vista in linea con le altre regioni italiane.
In questo modo si può evitare il referendum, risparmiare una cifra che si aggira intorno ai 20 milioni di euro e, soprattutto, rispettando la legge, dare dignità ai cacciatori, sempre più al centro di un accanimento mediatico e non solo che non è giustificabile in alcun modo”.
Con queste parole l’Assessore Regionale all’Agricoltura, Foreste, Caccia e Pesca Claudio Sacchetto si è espresso a riguardo della proposta, presentata da tutte le associazioni anticaccia, di convocare un referendum per l’abolizione della caccia.
A questo proposito la terza Commissione del Consiglio Regionale, presieduta dal Dott. Gian Luca Vignale, si metterà immediatamente al lavoro per una nuova Legge regionale sulla caccia che consentirà di superare il referendum e migliorare l’attuale normativa.
Le 67.000 aziende agricole presenti in Piemonte attendono da tempo una nuova Legge che possa prevedere in tempi celeri il contenimento della fauna selvatica, al fine di non assistere più alla distruzione che alcune specie di ungulati (cinghiali e caprioli) ogni anno arrecano agli appezzamenti.
Confagricoltura, in collaborazione con le altre associazioni agricole, ha espresso la propria disponibilità a partecipare ai lavori riguardanti la stesura della nuova Legge Regionale, la quale dovrà valorizzare il ruolo dell’agricoltura, del turismo e di tutte quelle attività che possano migliorare il nostro territorio nel rispetto dell’ambiente, di chi ci lavora e ci vive.