PSR e Forestazione: adesso basta!

30/03/2009
Durante l’Assemblea generale dello scorso 18 marzo ho sottolineato che le domande agroambientali del PSR 2007 sono state pagate per circa il 65%. Molte ne rimangono ancora da liquidare, ma confidiamo di concludere le correttive entro breve termine, auspicando che le interpretazioni fotografiche siano finalmente corrette e celeri. Esiste però ancora, nel comparto PSR, una zona d’ombra– particolarmente oscura – legata ai contributi per la forestazione. Si tratta di moltissime aziende che hanno convertito totalmente o parte dei terreni condotti a arboricoltura da legno. Molte di queste aziende basano l’intero loro reddito sui premi erogati dall’Unione Europea per la manutenzione degli impianti e per il mancato reddito. Già prime avvisaglie di ritardi si erano verificate negli anni 2005 e 2006; ma queste aziende– praticamente tutte – stanno ancora attendendo la liquidazione per il 2007. La ragione? E’ sempre la stessa: anomalie, foto interpretazioni errate … questo è quanto ci viene raccontato. Noi riteniamo che ancora più che per le misure agroambientali il caso della forestazione sia un emblematico caso di inefficienza amministrativa: sono domande, queste, presentate anche oltre decennio fa: sono state pagate correttamente (con ritardi) fino al 2006: com’è possibile che dal 2007 questi impianti siano diventati tutti anomali? Com’è possibile che in 10 anni nessuno si sia preoccupato di modificare l’uso del suolo sulle foto interpretazioni– che ho constatato di persona relativamente all’azienda di un nostro associato di Altavilla Monferrato (che ringrazio per l’abnegazione con cui continua a sollecitarmi) – da seminativo a coltivazione arborea? Sono ritardi, questi, indegni di una società civile e di un assetto burocratico/amministrativo pubblico che si autodefinisce moderno e avanzato. Ci spiace, su queste righe, stigmatizzare situazioni come quella che sto quotidianamente constatando, ma oggi non è più possibile concedere ulteriori dilazioni a chi – avendo le risorse finanziarie – non è in grado di erogarle. Assicuro a tutti i nostri associati il mio personale impegno e quello della nostra struttura per risolvere il problema. Anche, se è il caso, con l’ausilio della magistratura.