In breve del 18 Febbraio 2014

18/02/2014

I prezzi dei cereali e della soia (Fonte Newsletter Obiettivo Cereali de L’Informatore Agrario)
Rispetto alla settimana precedente non sembra essere cambiato molto per l’andamento dei prezzi del frumento tenero. I mercati dei derivati finanziari continuano ad essere in rialzo, mentre il mercato fisico sia in Italia che nel resto d’Europa è rimasto praticamente invariato.

A Milano le quotazioni hanno segnato un ulteriore lieve ribasso; il frumento panificabile ha chiuso martedì scorso a 215 euro/t arrivo molino Nord, con un calo di 1,50 euro/t rispetto alla settimana precedente. Cali analoghi per le altre categorie merceologiche, salvo che per il frumento di forza che resta invariato a 266 euro/t. A Bologna il listino è rimasto invariato per tutti i frumenti; il grano tenero fino quota 207,50 euro/t partenza Nord, prezzo che corrisponde grosso modo alle quotazioni reali. Alla stabilità contribuiscono non tanto le vicende delle piazze internazionali, i cui effetti sul mercato nazionale devono essere ancora valutati, quanto l’arresto del calo dei cruscami e i prezzi invariati delle farine.

Nel frattempo prosegue l’ondata di rialzi dei futures sia a Parigi che a Chicago. Il titolo con scadenza marzo ha chiuso venerdì sul Matif a 198,50 euro/t, con un incremento di circa 4 euro/t che si è accumulato senza particolari scossoni nel corso della settimana.

A Chicago, sempre per future di marzo, venerdì è stata sfiorata la soglia dei 600 cent/bushel (chiusura 598,4 cent/bushel). La differenza sostanziale tra il mercato europeo e quello USA è nella valutazione del trend di medio periodo: le scadenze successive a marzo sono infatti in rialzo sul Cbot, mentre il Matif prevede al momento prezzi inferiori a quelli attuali. La ragione è che negli Usa il «crop rating» (la valutazione dello stato delle colture) è sostanzialmente negativo per via delle condizioni climatiche proibitive delle ultime settimane. In ogni caso è un buon momento dal punto di vista commerciale: le esportazioni europee vanno molto bene e ne risentono positivamente anche le quotazioni per pronta consegna. A Rouen il frumento tenero francese ha chiuso venerdì a 194 euro/t fob (+3 euro/t).

Prosegue la fase di lieve recupero per il mais nazionale. Sia a Milano sia a Bologna l’aumento è stato di un euro alla tonnellata (chiusura rispettivamente a 190,50 euro/t e 186 euro/t).

La situazione di instabilità politica in Ucraina intanto ha cessato di avere effetti rialzisti sul mercato internazionale. A Parigi martedì scorso il future di marzo aveva sfiorato i 175 euro/t, per poi calare nei giorni successivi fino ai 172,25 euro/t di venerdì, ossia due euro in meno rispetto al venerdì precedente. A Chicago invece la quotazione è rimasta praticamente invariata: 445,2 cent/bushel sempre per il future con scadenza marzo. La stabilità dei prezzi negli Usa è frutto di due dati fondamentali che si compensano a vicenda: da un lato l’ottimo andamento delle esportazioni (siamo ormai al 91% degli obiettivi di vendita della campagna, contro il 63% della media degli ultimi anni), dall’altro la coscienza da parte degli operatori che la disponibilità è comunque garantita ben oltre il prossimo raccolto.

Visto l’andamento dei prezzi per il frumento tenero nazionale, l’orzo non ha più elementi di sostegno, anche se i cali sono tutto sommato contenuti. A Milano l’orzo nazionale è rimasto invariato a 216 euro/t, mentre a Bologna si registra un calo di 4 euro/t (208 euro/t). Sono quotazioni ancora molto elevate rispetto alle medie degli scorsi anni, e fortunatamente la momentanea stabilità del mais sta evitando l’avvicinamento alla fatidica soglia dei 200 euro/t.

Stabile la situazione nel resto d’Europa. Nonostante il rallentamento delle esportazioni verso i paesi terzi, dovuta alla minore competitività dell’orzo comunitario rispetto alle altre provenienze, i prezzi restano praticamente invariati: l’orzo reso al porto di Rouen quotava venerdì 166 euro/t, come la settimana precedente.

La situazione sul mercato mondiale della soia continua ad essere molto volatile, ed è pertanto difficile definire con chiarezza il trend dei prezzi. A Chicago è proseguito il susseguirsi di aumenti e cali repentini da un giorno all’altro, ma resta alto l’interesse da parte degli operatori ad acquistare, piuttosto che a vendere, titoli derivati. Il future di marzo ha chiuso venerdì scorso a 1.337,4 cent/bushel, ossia 6 cent in più rispetto al venerdì precedente.

I semi di soia nazionali sono rimasti invariati a Milano (448,50 euro/t) e sono aumentati di 2 euro alla tonnellata a Bologna (447,50 euro/t). Al momento è difficile stimare gli effetti che gli incrementi di Chicago potranno avere sul nostro mercato. L’impressione è che i venditori stiano momentaneamente ad osservare gli sviluppi senza un particolare coinvolgimento, anche se le intenzioni per le semine primaverili sono nettamente in aumento. In ogni caso, gli sviluppi a Chicago vanno valutati con molta cautela, visto che le quotazioni dei future da maggio in poi sono più basse di quelle attuali.

Il collocamento di riso è attestato al 49,5% della disponibilità, contro il 47,55 di un anno fa. L’Ente Risi rileva che rispetto all’anno scorso risultano minori vendite per 64.685 t (-8,3%): -21.507 t nel comparto dei «tondi», -20.790 t nei «lunghi A», -17.403 t nei “lunghi B” e - 4.985 t nei «medi».

Il mercato nazionale è tonico: alla Borsa di Vercelli si registrano gli aumenti delle quotazioni delle varietà Flipper (+ 25 euro/t, 350-360 euro a tonnellata), Loto (da 335-385 a 375 – 400 euro/t), Arborio (+50 euro, con prezzo fissato a 680-720 euro/t), Baldo (da 595-600 a 605-625 euro/t), Loto (+15 euro, con prezzo fissato a 375-400 euro/t) e Carnaroli (da 660-700 a 680-720 euro/t). Invariate le altre quotazioni.

L’export della campagna si assesta a 79.237 t, base lavorato, in aumento di 12.065 t (+18%) rispetto alla scorsa annata.

Sui mercati internazionali si segnalano in calo il Thai 100% B (-10 dollari/t) e in aumento l’India 5% (+ 5 dollari).

La Gazzetta Ufficiale del 12 febbraio scorso ha pubblicato il decreto 9 dicembre 2013 recante «Denominazione delle varietà di risone e delle corrispondenti varietà di riso, per l’annata agraria 2013/2014». Il decreto si può scaricare collegandosi al link http://www.enterisi.it/upload/enterisi/regolamenti/Decreto%20risone%202013-2014_163_569.pdf



Tutto pronto per la Fiera in Campo dell’Anga
Fine settimana con l’Anga a Caresanablot, in provincia di Vercelli, dal 21 al 23 febbraio prossimi, per la “Fiera in Campo”, la più importante manifestazione europea sul riso interamente organizzata dai Giovani di Confagricoltura, giunta alla 37°edizione.

I numeri sono imponenti: 15.000 metri quadrati di esposizione di macchine e attrezzature agricole, 40 ettari di prove in campo e area test drive, convegni e workshop, tutti dedicati al cereale più consumato al mondo. Per la prima volta in Fiera arriverà la cucina d’autore, che delizierà il pubblico con squisiti cooking show. “Riso. Colture&Cotture. Chi semina riso raccoglie risotti”, un evento nell’evento, coordinato da Witaly e Luigi Cremona, che porterà a Vercelli sedici grandi chef che presenteranno, cucinando di fronte al pubblico, ognuno due ricette, di cui una a base di riso. Due giorni intensi durante i quali la grande cucina affiancherà l’esposizione dei migliori prodotti dell’Anga, tra i quali verranno scelti da un’attenta giuria di esperti del settore la Miglior Ricetta, il Miglior Azienda e il Miglior Prodotto. Si comincia sabato 22 febbraio con Aurora Mazzucchelli del Ristorante Marconi a Sasso Marconi, Alberto Conti del ristorante La Bettola di Vercelli, Ilario Vinciguerra dell’omonimo ristorante a Gallarate, Leandro Luppi di Vecchia Malcesine a Malcesine, Marco Gubbiotti del ristorante Cucinaa a Terni, Christian e Manuel Costardi del ristorante Christian&Manuel dell’Hotel Cinzia a Vercelli, i fratelli Maurizio e Sandro Serva del ristorante La Trota di Rivodutri, Gaetano Trovato dell’Arnolfo a Colle Val d’Elsa e Domenico Cilenti della Porta di Basso a Peschici.

Domenica 23 febbraio invece sara` la volta di Pino Cuttaia de La Madia a Licata, Christian Milone della Trattoria Zappatori di Pinerolo, Pasquale Palamaro del ristorante Indaco di Ischia, Luca Abbruzzino del ristorante Antonio Abbruzzino a Catanzaro, Roberto Petza di S’Apposentu a Siddi e Ivano Ricchebono del ristorante The Cook a Genova.

Durante il cooking show saranno presentati e fatti assaggiare al pubblico i prodotti delle aziende espositrici che porteranno a “Fiera in Campo” le eccellenze dell’agricoltura di tutta Italia.

All’interno della fiera sarà allestita anche un’Area Gourmet dove sarà possibile assaggiare le ricette di Christian e Manuel Costardi del ristorante Christian&Manuel di Vercelli, Davide Bonato del ristorante Il Convento di Trino di Trino Vercellese, Marta Grassi del Tantris di Novara e Paolo Gatta del Pascia di Invorio.

Cucina d’autore anche per la cena gourmet riservata ai giornalisti e ai produttori sabato sera presso il ristorante Christian&Manuel Costardi dell’Hotel Cinzia a Vercelli, dove i due giovani chef proporranno una cena a base di prodotti legati alla tradizione a alla cultura del territorio, interpretati con la professionalità e l’estro di chi, in pochi anni, ha saputo portare la cucina vercellese nell’olimpo della gastronomia internazionale.