Confagricoltura favorevole al graduale aumento della superficie vitata a Moscato d'Asti

05/03/2012

L’Asti spumante e il Moscato d’Asti hanno registrato negli ultimi anni un trend di vendite in costante ascesa, tanto che gli attuali vigneti risultano insufficienti a coprire le richieste del mercato e a garantire la formazione di adeguate scorte. A seguito di questo boom, che ha visto vendute nel mondo, nel 2011, 107 milioni di bottiglie delle due tipologie, il presidente del Consorzio dell’Asti Docg, Paolo Ricagno, ha proposto alla Regione Piemonte l’aumento della superficie di produzione di mille ettari di vigneti di uve Moscato entro il 2016 per far fronte alle richieste del mercato. "Siamo favorevoli ad un aumento graduale delle superfici investite a Moscato – commenta Gian Paolo Coscia, Presidente di Confagricoltura Piemonte – recuperando innanzitutto le superfici vitate revocate dal piano dei controlli. Si tratta di circa 350 ettari, che potrebbero aiutare a soddisfare l’attuale fabbisogno del mercato e scongiurare così la possibilità per i nostri competitori di occupare gli spazi che abbiamo conquistato grazie alle caratteristiche uniche del nostro prodotto". "L'aumento della superficie - precisa Coscia – deve essere però deciso da tutta la filiera. La commissione paritetica per l’accordo Moscato è il luogo più adatto per discutere la proposta del presidente del Consorzio dell'Asti Docg e, più in generale, per programmare il futuro dell'Asti spumante e del Moscato d'Asti".