Il Geranio
di Sandro Lucca

01/04/2011

Il Geranio (Pelargonium), Originario del Sudafrica, fu importato dai mercanti olandesi che commerciavano con le Indie Orientali e fin dal '700 fu studiata da appassionati che negli anni crearono a tante nuove varietà. Oggi se ne contano migliaia.
Ama le posizioni soleggiate, anche se vive abbastanza bene in mezz'ombra: durante l'estate, infatti, una prolungata esposizione al sole può deteriorare la pianta.
Richiede ambienti ben aerati ma non ama le correnti d'aria e le temperature sotto i 15 °C non sono gradite.
E' importante rimuovere le foglie secche o scolorite tagliandole con una forbice a circa 1 cm dall'attaccatura al fusto questo per evitare di lasciare ferite aperte nel fusto che potrebbero essere una via privilegiata per attacchi parassitari.
I gerani sono piante da clima arido e per questo motivo soffrono molto di più il ristagno idrico che non la siccità; evitare quindi il sottovaso sempre pieno d’acqua. Durante il periodo vegetativo irrigare in modo regolare le piante, avendo cura di far asciugare bene la terra tra un’irrigazione e l’altra. Nel periodo che va da giugno a settembre la frequenza dell’irrigazione sarà giornaliera e si prediligeranno le ore del mattino. Nel periodo autunnale si sospenderanno le annaffiature.
Necessarie per ottenere una splendida fioritura sono le concimazioni, che vanno effettuate ogni due settimane circa con un concime liquido per piante fiorite e cospargete il terriccio con gusci di uova frantumati a mano. Poiché il geranio è una specie che fiorisce praticamente tutto l'anno, è bene, man mano che i fiori appassiscono, tagliarli all'altezza del primo paio di foglie, in modo che la pianta non sprechi preziose energie per la formazione dei semi.
E' importante non usare vasi di dimensioni troppo grandi, perché l'apparato radicale del geranio si svilupperebbe troppo a discapito della parte aerea.
Dopo un paio di anni le piante sono ormai esaurite e quindi è opportuno sostituire le vecchie con delle piante nuove, ma se siamo affezionati a quel colore o a quel tipo di fiore, si possono ricavare dai vecchi gerani delle talee, che riproducono delle piante uguali a quelle vecchie. Le talee di geranio radicano molto facilmente e le operazioni da effettuare sono semplici: nelle giornate miti, quando la temperatura varia dai 16 gradi ai 24 gradi, prelevare, con una forbice ben affilata, la parte apicale della pianta (la grandezza della talea deve variare tra i 5 e i 15 cm,), tagliandola sotto ad un nodo; successivamente eliminare le foglie basali e farle asciugare per almeno 24 ore all’ombra; collocare, poi, la talea in un terriccio ben drenato e molto leggero, che faciliterà la radicazione. E’, infine, consigliabile vaporizzare le talee appena piantate con dell’acqua, servendosi di uno spruzzino, in modo tale da diminuire l’evaporazione. Il terriccio dovrà essere sempre umido ma mai bagnato; dopo circa 20-30 giorni la piantina può essere trapiantata. Per conservare le piante in inverno, devono essere ritirate come segue: sospendere l’annaffio e la concimazione 15-20 giorni prima di ritirarli; al momento del ritiro tagliare quasi tutta la parte aerea, per facilitare la formazione di nuovi rami giovani; irrigare saltuariamente avendo cura che il terriccio non sia mai fradicio d’acqua. Alcuni usano conservare i gerani appesi a testa all’ingiù in cantina. Con l’inizio della bella stagione, si consiglia di tagliare le radici vecchie e rovinate, cambiare il terriccio, portare le piante all’esterno, cominciare a concimare ed irrigare e, dopo 15-20 giorni, spuntare i nuovi germogli ed eliminare i rami vecchi.