Confagricoltura favorevole all’aumento della superficie vitata a Moscato d’Asti

03/04/2012


“Ferma restando la nostra contrarietà alla liberalizzazione generalizzata dei diritti di reimpianto,siamo invece favorevoli ad un aumento graduale delle superfici investite a Moscato, proprio in ragione delle peculiarità del vitigno e dell andamento in controtendenza della sua domanda sui mercati mondiali” ha commentato Gian Paolo Coscia, presidente di Confagricoltura Piemonte.
L’Asti spumante e il Moscato d’Asti hanno registrato negli ultimi anni un trend di vendite in costante ascesa, tanto che gli attuali vigneti risultano insufficienti a coprire le richieste del mercato ed a garantire la formazione di adeguate scorte. A seguito di questo boom, che ha visto vendute nel mondo, nel 2011,107 milioni di bottiglie delle due tipologie, il presidente del Consorzio dell’Asti Docg, Paolo Ricagno,ha proposto alla Regione Piemonte l’aumento della superficie di produzione di mille ettari di vigneti di uve Moscato entro il 2016 per far fronte alle richieste del mercato.
“Siamo favorevoli ad un aumento graduale delle superfici investite a Moscato – ha commentato Coscia –recuperando innanzitutto le superfici vitate revocate dal piano dei controlli. Si tratta di circa 350 ettari, che potrebbero aiutare a soddisfare l’attuale fabbisogno del mercato e scongiurare così la possibilità per i nostri competitori di occupare gli spazi che abbiamo conquistato grazie alle caratteristiche uniche del nostro prodotto”.
L’aumento della superficie, a giudizio di Coscia,deve essere però deciso da tutta la filiera e la commissione paritetica per l’accordo Moscato può essere il luogo più adatto per discutere la proposta del presidente del Consorzio dell’Asti Docg e, più in generale, per programmare il futuro dell’Asti spumante e del Moscato d’Asti.