Agriturist-Confagricoltura: il turismo rurale punta su web e social

02/04/2014

Il riconoscimento dello Stato, con la medaglia della Presidenza della Repubblica; un dibattito che ha evidenziato luci ed ombre del comparto; storie positive di giovani imprenditori e la determinazione a sviluppare nuovi orizzonti di lavoro con spirito di rete e innovazione. Ha dato molti spunti di riflessione il Forum Nazionale di Agriturist (prima associazione di agriturismo nata nel 1965 e che raggruppa oltre 1400 strutture), che si è svolto tra l’Astigiano e l’Alessandrino dal 25 al 27 marzo, organizzato da Agriturist Piemonte nella persona di Fiorella Riminato, Confagricoltura Piemonte con l’intervento del presidente Gian Paolo Coscia e Confagricoltura Asti e Alessandria in collaborazione con le associazioni nazionali e regionali.
La presidente regionale del Piemonte Rosanna Varese ha fatto gli onori di casa, conducendo la prima sessione del Forum presentando agli ospiti provenienti da tutta Italia e dando il via all’atteso incontro.
Il prof. Giancarlo Dall’Ara ha introdotto il Forum nel vivo della prima giornata con una interessante relazione sullo stile dell’ospitalità in agriturismo e sul ruolo di valorizzazione del territorio e dei prodotti delle aziende agricole: il turista è come noi, vuole vivere come noi, scoprire il nostro territorio così come ne fruisce chi ci vive. Il prof. Giorgio Calabrese, secondo relatore di giornata, ha invece messo in evidenza il ruolo fondamentale del cibo e del vino nella nostra alimentazione, principale biglietto da visita dell’Italia nel mondo.
Non bastano il fascino e l’atmosfera di una cascina immersa nel verde, né un tradizionale passaparola per far conoscere un agriturismo: occorre essere presente sul web e utilizzare al meglio i social network. Nella seconda giornata del Forum di Agriturist in corso ad Asti il confronto si è spostato sulla strategia dell’offerta, che è in forte evoluzione insieme alle esigenze dell’utenza. Facebook, Twitter e Instagram sono le piattaforme social più utilizzate, con una netta prevalenza della prima, che in Italia ha 26 milioni di utenti. Anche gli agriturismi si sono adeguati e, oltre al sito, hanno almeno un profilo o una pagina Facebook che aggiornano quasi quotidianamente. La difficoltà sta nel trovare contenuti appetibili da pubblicare con costanza.
Francesco Gavatorta, esperto di social media e docente di Ninja Academy, invitato al Forum, ha evidenziato alcuni aspetti indispensabili per l’impresa che si approccia per la prima volta ai social network: essere autentici, condividere le esperienze, stimolare il dialogo e accettare le critiche. “Non dimentichiamo che l’82% degli utenti considera valide le recensioni che appaiono sui social e l’86% si fida delle critiche – ha aggiunto Gavatorta –. Ciò vuol dire che la rete è lo strumento più immediato per rafforzare o demolire la propria identità”.
Recenti indagini indicano che gli stranieri cercano in Italia strutture in grado di offrire tranquillità e forte attenzione all’ambiente, mentre gli italiani sembrano scegliere l’agriturismo per assaggiare i prodotti tipici e per portare tutta la famiglia. Anticipare e riuscire ad esaudire questi desideri già attraverso il sito internet e il dialogo sui social network significa essere competitivi e rimanere sul mercato, oltre a essere una valida alternativa agli alberghi e ai ristoranti tradizionali.
In questa direzione si è rinnovato anche il sito di Agriturist www.agriturist.it rivisto nella grafica e nella sua funzionalità per dare risposte concrete alle nuove esigenze degli utenti e degli associati. Nella terza sessione Arianna Ruzza ha illustrato il progetto di Confagricoltura “Cartoline dal territorio”.

Cristina Bagnasco