Abbattimento dei cinghiali: problema Cesio 137

09/04/2013

Nelle scorse settimane, sono state individuate tracce di Cesio 137 (sostanza radioattiva), oltre la soglia prevista dai regolamenti, su alcuni capi di cinghiale abbattuti in Val Sesia durante la stagione venatoria 2012/2013. Il Ministero della salute ha subito attivato i Carabinieri del Nas e del Noe, i quali, insieme alla Direzione Generale per l’Igiene e la sicurezza alimentare, coordineranno l’accertamento. In un primo tempo alcuni organi di informazione hanno fatto riferimento all’incidente nucleare di Chernobil quale causa del problema, creando grande allarmismo. Alcuni Enti Parco hanno disposto la sospensione degli abbattimenti dei cinghiali, in quanto i macelli convenzionati non ritirano più i capi abbattuti a seguito del suddetto allarme. Confagricoltura Piemonte nella persona del proprio presidente Gian Paolo Coscia ha immediatamente inoltrato al presidente della Regione Piemonte Roberto Cota, all’assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto e all’assessore alle aree protette William Casoni una lettera nella quale si evidenzia che il blocco degli abbattimenti provocherà inevitabilmente un aumento del numero di cinghiali nell’attuale periodo di semina delle colture primaverili, con conseguenti pesanti danni per le aziende agricole. Il presidente Coscia ha, inoltre, sollecitato l’intervento della Regione Piemonte, affinchè venga attivato il Cosman per il ritiro e lo smaltimento delle carcasse dei cinghiali abbattuti.

Paolo Castellano