In breve del 7 Ottobre 2014

07/10/2014

Il mercato dei cereali e dei semi oleosi
Con i prezzi del grano tenero così bassi, il mercato nazionale sembra aver raggiunto una situazione di equilibrio. A Milano si registra ancora qualche ribasso (-1 euro/t per il panificabile, che ora quota 183,50 euro/t, -2 euro/t per i panificabili superiori), mentre a Bologna il listino è rimasto del tutto invariato (fino 184 euro/t).  I mercati a termine internazionali sono invece in recupero, in particolare a Parigi, dove il future di novembre ha chiuso venerdì a 158,50 euro/t, ovvero 10 euro/t in più rispetto al minimo registrato lo scorso 22 settembre. Più moderati i recuperi a Chicago, dove il future di dicembre ha chiuso a 485,6 cent/bushel (142,62 euro/t), suscettibili di ulteriori aumenti nonostante il rafforzamento del dollaro e le stime al rialzo del raccolto (+4 milioni di tonnellate al livello mondiale secondo l’agenzia Informa).  Anche il mercato francese per pronta consegna sta riprendendo fiato: l’ultima quotazione media fob Rouen è di 165 euro/t. Il prodotto di buona qualità (a dire il vero non ce n’è molto) viene acquistato anche a 175 euro/t fob La Pallice.

Per quanto riguarda il mais nonostante il listino di Milano abbia registrato un altro calo (-2,50 euro/t, prezzo 154,50 euro/t), sembra che i venditori possano iniziare a tirare un sospiro di sollievo. A Bologna il listino è rimasto infatti invariato a 152,50 euro/t, e sui mercati esteri si intravedono buone possibilità che i prezzi possano recuperare qualche posizione.  A Parigi il future di novembre ha chiuso venerdì a 141,50 euro/t, con un rimbalzo di oltre 11 euro/t rispetto al minimo registrato lo scorso 24 settembre. Più contenuto il recupero a Chicago, dove il future di dicembre quota ora 323,2 cent/bushel (101,69 euro/t). Le quotazioni negli Usa scontano infatti il rafforzamento del dollaro, il cui effetto è mitigato dal rischio di gelate notturne negli stati dove la raccolta è ancora in corso.  La svalutazione dell’euro ridà fiato anche ai prezzi per pronta consegna: a Bordeaux la quotazione fob di venerdì era di 140 euro/t, 10 euro/t in più rispetto all’ultima settimana di settembre.

L’orzo nazionale resta stabile. A Milano il prezzo è fermo a 171,50 euro/t, a Bologna a 173 euro/t).  Quotazioni in forte recupero invece in Francia. A Rouen il prezzo ha continuato ad aumentare fino ai 154 euro/t di venerdì. L’euro debole aiuta le esportazioni comunitarie e ciò indubbiamente fa aumentare i prezzi.

Se per i cereali il peggio sembra essere passato, per i semi oleosi non si intravede ancora la fine della lunga serie di ribassi. I semi di soia nazionali continuano a calare di 5 euro alla tonnellata: Milano 322,50 euro/t, Bologna 315 euro/t. D’altronde l’andamento delle quotazioni a Chicago è molto volatile e non è ancora riconoscibile alcun trend definito; il future di novembre ha chiuso venerdì a 912,2 cent/bushel (267,85 euro/t).  A Bologna è stata fissata la prima quotazione della campagna 2014 per i semi di girasole nazionali: prezzo minimo 250 euro/t, massimo 257 euro/t. Non è proprio un esordio incoraggiante, ma forse non è detta l’ultima parola: i semi di colza (future novembre 2014) a Parigi hanno avuto una settimana molto brillante; la chiusura di venerdì è stata di 325 euro/t, in netto recupero rispetto ai 310 euro/t circa della seconda metà di settembre.

Riforma Pac, un convegno di Confagricoltura Alessandria il 10 ottobre
Confagricoltura Alessandria organizza il convegno "Riforma PAC 2015-2020". L'incontro si terrà venerdì 10  ottobre a partire dalle 15 alla Tenuta La Fiscala di Strada Frugarolo 142 a Spinetta Marengo (Alessandria). Relazioneranno sull’argomento il presidente di Confagricoltura Alessandria Luca Brondelli di Brondello, l’esperto di politica agraria Ermanno Comegna (L’applicazione pratica in Italia dei pagamenti diretti) e il responsabile del servizio tecnico di Confagricoltura Alessandria Marco Visca (Prime indicazioni sul PSR piemontese). La partecipazione è libera.