In breve del 18 Novembre 2014

18/11/2014

Assunzioni congiunte, si prepara il decreto
Il ministero del lavoro sta mettendo a punto le istruzioni per le assunzioni congiunte in agricoltura previste dall'articolo 9, comma 11 della legge 99/2013. In questo modo due o più imprese agricole potranno assumere la stessa persona per utilizzarla promiscuamente nelle rispettive aziende.

 
PPC, agevolazione in via esclusiva e non subordinata
L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione numero 100/E del 17 novembre scorso sulla richiesta dell'agevolazione per la piccola proprietà contadina (applicazione delle imposte di registro e ipotecaria in misura fissa), ha escluso la possibilità di usufruire di altre agevolazioni previste in via subordinata.


Il mercato dei cereali e dei semi oleosi
Il mercato nazionale continua ad attraversare una fase di relativa tranquillità. Restano più o meno invariati il frumento tenero e soprattutto il frumento duro, mentre cala ancora il mais. La sorpresa è sicuramente la ripresa dell’orzo, accompagnata dal rialzo dei semi di soia. La situazione internazionale è invece caratterizzata da una robusta ripresa di tutte le quotazioni, dopo che la settimana precedente l’andamento era stato piuttosto deludente.

Il mercato del frumento tenero nazionale è rimasto sostanzialmente invariato, con qualche segnale di possibili rialzi nel prossimo futuro. A Milano il frumento panificabile è aumentato di 1 euro alla tonnellata (191,50 euro/t), a Bologna il prezzo del fino è rimasto invariato a 191 euro/t.  Dai mercati internazionali giungono segnali incoraggianti dopo un inizio di novembre improntato al ribasso. Il future di gennaio 2015 del Matif ha chiuso venerdì a 176,50 euro/t, dopo una settimana di rinnovato interesse da parte degli operatori. A Chicago il future di dicembre ha chiuso 560,4 cent/bushel (164,42 euro/t). Da notare che sui mercati a termine le scadenze successive sono tutte più alte del livello attuale, il che fa ben sperare in ulteriori aumenti. Come informa l’agenzia Brugler: «diversi elementi supportano il mercato del frumento, compresi possibili danni da freddo eccessivo negli USA o in Russia, i ritardi delle semine in Ucraina, le manovre speculative di breve periodo a Chicago e la revisione al ribasso delle stime della produzione australiana». Il vento rialzista riguarda anche il mercato francese per pronta consegna. A Rouen la quotazione fob di venerdì era di 180 euro/t. I prezzi per merce resa ai porti variano, a seconda della qualità, dai 155 euro/t per i frumenti foraggeri ai 182 euro/t per i frumenti superiori.

Continuano a calare i prezzi per il mais nazionale: a Milano il ribasso è stato di 2 euro/t (148,50 euro/t), a Bologna di 1 euro/t (162 euro/t). I cali registrati sono identici anche per il prodotto d’importazione.  Ed è proprio dai mercati internazionali che potrebbe arrivare una boccata d’ossigeno. Il future di gennaio del Matif ha chiuso venerdì a 153 euro/t, in netto recupero rispetto ai 148,50 euro/t dell’inizio della settimana. Anche a Chicago i prezzi recuperano; il future di dicembre quotava venerdì 381,6 cent/bushel (119,98 euro/t). Negli Usa i motivi del rialzo sono da ricercare nel rallentamento delle operazioni di raccolta (al 1° novembre gli stock erano del 18% inferiori rispetto all’anno precedente) e alle stime inerenti le prossime semine, previste in calo del 3% circa. Il cauto ottimismo si riflette anche sui prezzi per pronta consegna. In Francia la quotazione fob Bordeaux è di 150 euro/t, con un recupero di 3 euro alla tonnellata rispetto agli inizi della scorsa settimana.

Rispetto al mais, l’orzo nazionale è in controtendenza e il suo prezzo ha registrato un incremento di 2 euro alla tonnellata a Milano (180,50 euro/t) e a Bologna (181 euro/t). L’unica spiegazione potrebbe essere una rinnovata vivacità della domanda zootecnica, che probabilmente è orientata verso una materia prima non compromessa dal punto di vista qualitativo. Nonostante le pressioni al ribasso derivanti dalla forte competitività di Russia e Ucraina, i prezzi recuperano anche in Francia, dove per merce resa al porto di Rouen si pagavano venerdì scorso 164 euro/t.

Non è facile interpretare l’andamento dei semi oleosi. A Milano i semi di soia nazionali sono rimasti invariati a 335,50 euro/t, a Bologna si è registrato un aumento di 5 euro/t (345 euro/t). In rialzo anche i semi di girasole (273,50 euro/t a Bologna). L’andamento di Chicago è stato caratterizzato da una elevata volatilità; dopo qualche incerto rialzo, tra giovedì e venerdì il prezzo del future di gennaio è sceso nuovamente per chiudere a 1.022,4 cent/bushel (299,95 euro/t). Altrettanto volatile l’andamento dei semi di colza a Parigi. Dopo aver toccato mercoledì scorso i 345 euro/t, il prezzo del future di febbraio 2015 è sceso venerdì a 337,75 euro/t.