In breve del 13 Novembre 2014

13/11/2014

#CAMPOLIBEROFINOINFONDO -  Dai falsi miti ai veri punti di forza: ripartire per un agroalimentare competitivo – Confronto di Agrinsieme a Roma martedì 18 novembre
Si svolgerà martedì prossimo 18 novembre a Roma all’Auditorium della Conciliazione, a partire dalle 10, la prima conferenza di Agrinsieme dal titolo ”#Campoliberofinoinfondo. Dai falsi miti ai veri punti di forza: ripartire per un agroalimentare competitivo”. Scopo dell’iniziativa è presentare a Governo e istituzioni la strategia di rilancio per un nuovo modello agroalimentare italiano, asset con enorme potenziale di crescita, soprattutto sui mercati internazionali. All’evento sono stati invitati e parteciperanno il ministro dell’economia Pier Carlo Padoan, delle Politiche Agricole Maurizio Martina, delle Politiche del Lavoro Giuliano Poletti, della Salute Beatrice Lorenzin, dell’Ambiente Gianluca Galletti e il vice Ministro dello Sviluppo Economico Carlo Calenda. “Per un’agroalimentare realmente competitivo – spiega Mario Guidi, coordinatore di Agrinsieme – sono necessari interventi in grado di liberare risorse e sciogliere vincoli che oggi frenano le enormi potenzialità del comparto, da quelli logistici a quelli infrastrutturali, da quelli ambientali a quelli relativi al mercato del lavoro”. L’auspicio di Agrinsieme è il superamento di una visione conservativa del sistema agroalimentare e un processo di riorganizzazione e di integrazione dell’intera filiera, che si sposi con le nuove logiche produttive e di crescita sui mercati mondiali. L’agroalimentare è infatti l’unico settore che in questi anni di crisi ha resistito, confermandosi uno dei pilastri portanti del tessuto socio-economico nazionale, rappresentando il 9% del Pil (il 15% comprendendo la distribuzione) e il 14% degli occupati. Tuttavia, affinché il settore possa continuare a generare benessere per i nostri territori, occorre una maggiore attenzione da parte delle Istituzioni, attraverso scelte di politiche economiche che siano in grado di incidere profondamente sui veri fattori di competitività delle nostre aziende. I limiti e gli ostacoli che ancora frenano la competitività delle imprese agricole e agroalimentari, specie nel confronto con quelle che operano in altre realtà produttive e Paesi come Francia, Spagna e Germania, verranno messi in evidenza attraverso uno studio realizzato in collaborazione con Nomisma.

 
Il 59% dei “prenditori” di aiuti Pac ricevono meno di 1.000 euro di contributo all’anno
Attualmente in Italia i beneficiari di premi Pac sotto i 1.000 euro sono il 59%; assorbono solo il 7,2% del massimale nazionale. “Si stima – si legge su Terra e Vita - che gli agricoltori al di sotto di 1.250 euro di pagamenti diretti siano circa 750.000, pari circa a due terzi degli attuali beneficiari, anche se essi assorbono meno del 10% del massimale nazionale”.

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