Brachetto: timidi segnali di ripresa, attese conferme

05/08/2015

Il comparto del Brachetto vive da diversi anni una fase di profonda crisi, interrotta nel 2014 con un + 4,09% sulle vendite delle bottiglie. Si tratta di numeri che non consentono, purtroppo, di essere euforici, tuttavia si tratta di una controtendenza apprezzabile. In questo contesto si terranno le sedute della Commissione paritetica, che tenterà di trovare un accordo tra le diverse componenti; ricordiamo che per la vendemmia 2014 l’Accordo non era stato raggiunto, ma era stata comunque firmata dall’assessore Giorgio Ferrero la Determina per la definizione delle rese ad ettaro: 30 q di DOCG spumante + 20 da destinare alla riserva vendemmiale, 30 q di DOCG tappo raso + 50 da destinare alla riserva vendemmiale, 36 q di DOC spumante + 20 da destinare alla riserva vendemmiale, 36 q di DOC tappo raso + 54 da destinare alla riserva vendemmiale. Questa formula, con tutti i suoi limiti, ha consentito alle aziende che coltivano i vigneti, vinificano e imbottigliano “virtuose” di incrementare la quantità di prodotto DOCG immessa sul mercato, quindi è da valutare positivamente. Per la vendemmia 2015 l’auspicio è che venga trovato un accordo in grado di garantire un reddito soddifacente per le aziende e che vengano posti altri tasselli utili a risollevare il settore.