Assemblea Nazionale di Confagricoltura

30/12/2014

L’Assemblea di fine anno di Confagricoltura, per l’approvazione del rendiconto, cui ha partecipato il presidente provinciale Luca Brondelli di Brondello, è stata l’occasione per fare un bilancio anche “politico- sindacale” e progettuale sulla situazione in atto e sulle attività avviate. Tra i temi affrontati dal presidente Mario Guidi, nella sua relazione, quello della politica, che non riconosce come dovrebbe, o comunque limita, la rappresentanza dei corpi intermedi. Ha sottolineato Guidi: “Non ho nostalgia della concertazione un po’ rituale ed inefficace che i governi passati avevano attivato, ma il problema si pone. O immaginiamo una società del tutto ‘disintermediata’ oppure va indicata una strada per cui cittadini, famiglie e imprese costruiscano la loro partecipazione alle scelte del Paese in modo convergente, in cui la sussidiarietà è la capacità degli strati intermedi del Paese di gestire compiti nell'interesse più generale di un territorio, di una regione, dell'Italia”.
Da parte nostra – ha poi osservato il Presidente – si è avviato un percorso di rinnovamento della rappresentanza”.
Lo si è fatto con la costituzione di Agrinsieme, con tre obiettivi prefissati e raggiunti: “Cominciare a costruire una visione comune del futuro dell'agroalimentare; dare un segnale di vitalità e di forza per collocarsi chiaramente nella mappa del rapporto istituzioni/rappresentanza; costruire un più forte sentimento comune di adesione al progetto che si irradiasse anche sul territorio”.
Abbiamo davanti a noi una stagione che comunque metterà l'agroalimentare alla ribalta e Agrinsieme e Confagricoltura ci sono e vogliono esserci con proposte chiare e concrete”.
Il Presidente ha posto in evidenza pure il diverso approccio alle politiche per il settore.
Abbiamo chiesto di fare pulizia delle tante strutture intermedie nate 50/60 anni fa e che oggi assorbono risorse senza dare alle imprese ciò di cui avrebbero necessità per crescere. Insistiamo sul processo di aggregazione delle aziende attraverso l’associazionismo di produttori, la cooperazione ed anche le reti d’impresa settoriali e intersettoriali. Quest’ultimo è uno strumento che si aggiunge agli altri e che lascia la libertà all'imprenditore di continuare ad avere e gestire individualmente la sua azienda, pur beneficiando della combinazione con altre realtà per le finalità di cui ha bisogno. I prossimi Psr, in molti casi, daranno priorità di finanziamento alle reti”.
Per quanto riguarda l’attività dell’Organizzazione, ha evidenziato come si stiano avviando, o incrementando, una serie di attività per le aziende scaturite dall’impegno progettuale: assicurazioni, credito, giovani, web, federazioni di prodotto, reti ed altre sono a disposizione delle strutture territoriali per essere utilizzate in combinazione con l'uscita dei prossimi Piani di Sviluppo Rurale, per approntare progetti a fianco delle nostre imprese. Anche con l'aiuto progettuale di Pria, la nostra ultima nata come società.
L’immagine che ha proposto il Presidente, al termine della sua relazione, è quella dell’Arca di Noè, a sottolineare che si è tutti sulla stessa barca, in un mare tempestoso, alla ricerca dell’approdo.
Bisogna navigare in acque sconosciute ma con nuova mentalità, non è possibile stare fermi quando non ci sono più certezze, altrimenti si viene travolti.
Il cambiamento – ha detto Guidi – è un processo continuo; l'unico che ci consente di lavorare con le idee chiare in un momento storico di grande confusione. L'unico che può offrire all’Organizzazione la capacità di essere protagonista e leader, come ben descrive una delle nostre tre mission”.