Si arresta il trend positivo dell’incidentalità stradale in Piemonte

02/12/2015

Presentato il rapporto 2015 del Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradale

 L’evento che contraddistingue la dinamica incidentale nel 2014, delineata dal rapporto del Centro di Monitoraggio Regionale della Sicurezza Stradalepresentato questa mattina presso la sala Aldo Viglione del Consiglio Regionale,  è la battuta d’arresto nel percorso di miglioramento che, in Piemonte, proseguiva senza interruzioni dal 2002. Tutti gli indicatori fondamentali dell’incidentalità (incidenti, morti e feriti) mostrano un lieve peggioramento nell’ultimo anno (6 morti  e 82 feriti in più).

A livello sub-regionale, la provincia di Cuneo, pur confermando i passi in avanti effettuati negli ultimi anni, resta l’area con le maggiori criticità (3,4 morti ogni 100 incidenti, la media regionale è 2,4); i segnali più preoccuparti in termini di mortalità provengono da Novara (+12 morti dal 2013), Alessandria e Biella (+8).

Lo studio analizza il fenomeno nelle sue molteplici e variegate componenti e, basandosi sui dati raccolti in tutto il territorio regionale, consente una focalizzazione sugli aspetti critici sui quali concentrare gli sforzi e gli interventi.

Nonostante la maggior parte dei sinistri si verifichi in ambito urbano (73% nel 2014), l’incidentalità continua a colpire in misura relativamente maggiore la viabilità extra-urbana e, in particolare, le strade provinciali e soprattutto quelle statali, per le quali si assiste a un peggioramento nei valori degli indici di mortalità e di lesività. Da segnalare, nel corso del 2014, un peggioramento del fenomeno su autostrade e raccordi.

Dopo l’aumento registrato negli anni precedenti, il carico assistenziale sanitario dovuto a traumi da incidenti stradali è tornato a ridursi nel biennio 2012-2013. Il costo medio di ricovero per tali traumi permane comunque elevato (è 1,5 volte il costo medio per il totale dei ricoveri).

Tende a ridursi anche la mortalità nelle fasce di età giovanili (1 morto i meno tra i neopatentati e 35 morti in meno nella fascia tra i 22 e 29 anni), mentre acquistano rilievo le fasce di età più adulte, soprattutto fra le donne.

A seguito dell’entrata in esercizio del supervisore del traffico del Traffic Operation Center (TOC) regionale, nel corso del 2015 è stato rilasciato un database sui flussi di traffico che ha permesso al CMRSS di effettuare una prima lettura congiunta dei dati di incidentalità e di quelli di traffico. I valori più elevati del TGM (Traffico Giornaliero Medio)  si osservano in alcuni comuni della cintura metropolitana. La quota di comuni con incidenti cresce con l’aumentare del valore del TGM. Comprensibilmente, i comuni più popolosi, suscettibili di generare grossi volumi di traffico, tendono a essere maggiormente esposti al fenomeno incidentale.

Il rapporto completo è scaricabile  all’indirizzo   http://www.sicurezzastradalepiemonte.it/it/documentazione/testiCMR/rapporto-annuale-incidenti-2015