In breve del 18 Dicembre 2014

18/12/2014

Riso biologico, la Regione ripristina l’obbligo di rotazione colturale
La puntata di Report andata in onda su Rai Tre il 14 dicembre scorso ha parlato di riso biologico.  Secondo i dati del Sinab (Mipaaf), la produzione bio ha valori produttivi molto vicini a quella convenzionale, nonostante la mancanza dell'utilizzo di diserbanti, vietati dal regime biologico, e, teoricamente, la minore resa per ettaro. Come si spiegano allora i dati? La Regione Piemonte, con una delibera del 2010, aveva autorizzato i produttori di riso biologico a non effettuare la rotazione delle colture, pratica prevista per tutti i produttori degli altri cereali che si dedicano al biologico. Di fatto questa deroga ha autorizzato i risicoltori a classificare come biologica una produzione che in realtà non ha avuto l’iter normalmente previsto per il bio. Report ha realizzato una serie di interviste a produttori di riso, alla presidente di Confagricoltura Novara Paola Battioli e alla presidente dell'Anga di Vercelli e Biella Alice Cerutti, cercando di fare luce sulla questione. Alcuni agricoltori intervistati sostengono che gran parte della produzione biologica non sia davvero tale e pertanto chiedono più controlli, soprattutto nella fase del diserbo, anche perché sul mercato il riso biologico è pagato molto di più del tradizionale. La Regione Piemonte nel frattempo ha adottato una nuova delibera, il 2 dicembre scorso, che ripristina l’obbligo di rotazione per i produttori di riso biologico. Per vedere la puntata:  www.report.rai.it . Il servizio sul riso è in apertura. La nuova delibera della Regione sul riso bio si trova al link http://www.confagricolturalessandria.it/documenti/inbreve/DGR_riso_bio.pdf

Ristrutturazione vigneti, domande entro il 31 gennaio prossimo
La Regione Piemonte ha attivato il bando per la presentazione delle domande di contributo della misura “Ristrutturazione e riconversione dei vigneti” inserita nel programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo per la campagna vitivinicola 2014/2015. Gli agricoltori interessati ad approfondire l’argomento possono contattare gli uffici tecnici di Confagricoltura. La scadenza fissata per la presentazione delle domande di finanziamento è il 31 gennaio 2015.

Nuove norme sull’etichettatura, che cosa cambia per il vino
Il 13 dicembre 2014 è entrato in vigore il Reg. UE n.1169/2011 che norma le nuove regole dell’etichettatura dei prodotti alimentari. Il settore vitivinicolo è disciplinato, per le disposizioni sull’etichettatura, dal Reg. UE n.607/2009. In linea generale non sono evidenziabili modifiche rilevanti.Rimane l’obbligo di indicare gli allergeni (per il vino albumina, caseina e solfiti) nella lingua più facilmente comprensibile dai consumatori dello stato membro in cui il prodotto è commercializzato ai sensi del Reg. Ue 579/2012.I caratteri devono essere chiaramente leggibili e rispettare la dimensione minima per tutte le dichiarazioni obbligatorie riportate sugli imballaggi o sulle etichette di almeno 1,2mm.I vini immessi sul mercato o etichettati prima del 13 dicembre 2014 possono essere commercializzati fino all’esaurimento delle scorte anche se non soddisfano i nuovi requisiti previsti dal Reg. 1169/2011.