Agrinsieme al Parlamento: «per le imprese agricole e le cooperative occorre rendere piu’ semplice l’accesso al credito»

26/03/2015

Roma, 26 marzo 2015 - “L’accesso al credito, la principale fonte di finanziamento per le imprese agricole, continua ad essere molto difficile, eccezion fatta per iniziative specifiche messe in atto dalla finanza di sistema cooperativo a beneficio delle aziende agroalimentari cooperative". Lo ha sottolineato oggi, in occasione dell’audizione alla Camera sul sistema di finanziamento delle imprese agricole, Agrinsieme, il coordinamento delle organizzazioni e delle cooperative agricole costituito da Confagricoltura, Cia, e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. Agrinsieme ha, infatti, presentato al Parlamento le proprie proposte, con l’obiettivo di fornire una ricognizione sulle principali criticità a cui le imprese che operano nel settore agricolo - comprese le cooperative - trovano nel reperimento delle risorse finanziarie necessarie per la loro attività.
“Le difficoltà dell’attuale contesto economico e finanziario – ha messo in evidenza Agrinsieme – sono superabili con soluzioni concretizzabili in tempi brevi e senza richieste di risorse aggiuntive. Intendiamo migliorare gli strumenti creditizi e finanziari per l’agricoltura di domani, ma anche rendere l’accesso al credito più semplice, più equilibrato e soprattutto più tempestivo per aziende agricole e per le loro associazioni. In particolare, occorre sviluppare modelli di rating per le imprese agricole ed agroalimentari anche in forma cooperativa, che tengano conto della loro peculiarità nella corretta lettura dei relativi bilanci. Sul tema delle garanzie sul credito per l’agricoltura vi è, invece, la necessità di creare un sistema più semplice e più snello di accesso agli strumenti di garanzia pubblica”.
“Infine – ha concluso il coordinamento tra Confagricoltura, Cia, e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari - sarà indispensabile garantire all’agricoltura l’accesso ai fondi messi a disposizione dalla BCE e dalla BEI, ma anche dalla Cassa Depositi e Prestiti, che finora sono stati utilizzati settore poco, o quasi per niente, per il settore agricolo”.