In breve del 5 Febbraio 2015

05/02/2015

Latte: oggi conferenza stampa di Agrinsieme, mercoledì prossimo tavolo al Ministero
Questa mattina alle 11, nella sede di Confcooperative Piemonte, i dirigenti di Agrinsieme - Confagricoltura, Cia, Alleanza delle Cooperative - e Associazione Produttori latte Piemonte terranno una conferenza stampa per illustrare la grave situazione in cui versa il comparto e le iniziative di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e del mondo politico sugli scenari che si prospettano per gli allevatori, ma anche per i consumatori, se non si interverrà in fretta per migliorare i rapporti della filiera lattiero casearia. Intanto, aderendo alla richiesta di Agrinsieme, il ministro Maurizio Martina ha convocato per mercoledì prossimo 11 febbraio, al  Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, una riunione con i rappresentanti del mondo agricolo e industriale della filiera lattiero casearia italiana e delle regioni interessate. "Lavoriamo - ha dichiarato il Ministro - per gestire un momento cruciale per il settore del latte come la fine del regime delle quote. Per questo siamo impegnati in Europa per un'uscita morbida e per una strategia di medio periodo che tuteli in particolare il ruolo e il reddito degli allevatori. Insieme al pressing su Bruxelles, abbiamo avviato l'attuazione di un piano nazionale con strumenti sui quali ci confronteremo con la filiera in occasione della prossima riunione dell'11 febbraio a Roma".

La crisi non è solo del latte: Agrinsieme annuncia manifestazioni in tutta Italia
Per sensibilizzare la società civile e il mondo politico sui temi che segnano profondamente il futuro delle imprese agricole, Agrinsieme ha dato il via a una serie di manifestazioni che si svolgeranno in tutta Italia. Si inizia oggi a Torino parlando della crisi del comparto latte.  L’obiettivo - spiega il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari -  è raggiungere una larga fascia di cittadini, di esponenti del mondo politico e delle Istituzioni, ma anche di presentare idee, programmi e richieste. Per questo le iniziative, nelle loro diverse modalità (sit-in, incontri con i rappresentanti delle Istituzioni, manifestazioni ai caselli autostradali, distribuzione di prodotti) privilegeranno il carattere propositivo delle rivendicazioni di un settore, come quello agricolo, orgoglioso del ruolo non solo economico che riveste, ma soprattutto di componente del sistema Paese, nel contesto europeo ed internazionale. Molte le criticità evidenziate da Agrinsieme nel corso delle manifestazioni, dalla questione fiscale (a cominciare dall’Imu – lunedì prossimo ad Alessandria ci sarà una conferenza stampa sul tema -  che comporta un aggravio di 300 milioni di euro e interesserà 2800 comuni montani prima esentati) all’applicazione della riforma della Pac, dai Psr alle normative ambientali e sanitarie, dall’organizzazione economica ai gap strutturali del settore, dalla gestione del territorio alla produzione di energie rinnovabili, fino alla crisi dei mercati. Molti quelli che sono in una situazione di estrema difficoltà sui quali si richiamerà l’attenzione, a seconda delle aree del Paese in cui si svolgeranno le manifestazioni, per sollecitare il rilancio dei consumi, interni ed esteri, e rinsaldare la filiera recuperando competitività e redditività

Imu, martedì prossimo i pagamenti
Chiarito che l’estensione per l’applicazione dall’esenzione IMU ai terreni ubicati nei comuni parzialmente montani concessi in affitto o comodato a IAP e CD iscritti alla previdenza agricola, di cui al comma 2 dell’art. 1 del D.L. n. 4/2015, trova applicazione solo nel caso in cui i soggetti che concedono i terreni in affitto o comodato siano anch’essi in possesso delle qualifiche di IAP e CD sempre iscritti alla previdenza agricola, resta fermo il termine del prossimo 10 febbraio (martedì) per il pagamento dell’imposta. Oggi sul Sole24Ore troviamo ancora un articolo che chiarisce i termini del versamento, precisando che “l'imposta va calcolata considerando il reddito dominicale iscritto in catasto, rivalutandolo del 25%. Occorre poi utilizzare il moltiplicatore 135, oppure 75 nel caso di coltivatori diretti assoggettati all'imposta (Comuni in precedenza parzialmente assoggettati ed ora totalmente assoggettati). Per quest'ultimi occorre anche applicare le riduzioni previste dall'articolo 13, comma 8-bis del D1201/2011. Nel caso di terreni iscritti in catasto come incolti, senza reddito dominicale, si ritiene che nulla è dovuto in quanto è impossibile determinare la base imponibile”.