Assegni famigliari e quote di maggiorazione di pensione per l’anno 2015

03/04/2015

L’assegno familiare (da non confondere con l’assegno per il nucleo familiare) è una prestazione a sostegno del reddito, spettante ad alcune categorie di lavoratori escluse dalla normativa dell’assegno per il nucleo familiare e per le quali continua ad applicarsi la vecchia normativa sugli assegni familiari. Tali categorie sono: coltivatori diretti, mezzadri e coloni e piccoli coltivatori diretti; pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (artigiani, commercianti, coltivatori) per i quali rimane il diritto alle quote di maggiorazione salariale.
Il pagamento degli assegni familiari (o quota di maggiorazione) è subordinato alla condizione che gli interessati vivano a carico del richiedente e che il nucleo familiare non superi determinati limiti di reddito.
Gli importi delle prestazioni sono pari a: € 8,18 mensili spettanti ai coltivatori diretti, coloni, mezzadri e piccoli coltivatori diretti i figli; € 10,21 mensili spettanti ai pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi per il coniuge ed i figli.
I figli per i quali possono essere richiesti gli assegni sono quelli di età inferiore a 18 anni (21 anni se studenti di scuola media inferiore e 26 anni se studenti universitari).
Dal 1° gennaio 2015 sono stati rivalutati sia i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni famigliari e delle quote di maggiorazione di pensione, sia i limiti di reddito mensili per l’accertamento del carico ai fini del diritto agli assegni stessi.
I limiti di reddito mensili personali validi per il 2015 al fine di accertare se il familiare è a carico, cioè economicamente non autosufficiente sono: € 707,54 per il coniuge, per un genitore, per ciascun figlio equiparato; € 1.238,19 per due genitori ed equiparati.