Testo Unico del vino all’esame della Commissione Agricoltura della Camera

04/05/2015

La proposta di legge “Disposizioni generali e di semplificazione in materia di vino e prodotti vitivinicoli”, il cosiddetto “Testo Unico del vino” è all’esame del Presidente della Commissione Agricoltura della Camera. Tra i promotori del testo figura anche Confagricoltura.
Le novità di maggiore risalto che potrebbero essere introdotte sono le seguenti:
• la possibilità di destinare il supero del 20% di una D.O.C. Anche ad un’altra D.O.C. A condizione che la resa massima di uva, comprensiva del supero, non sia superiore alla resa massima di uva prevista nel Disciplinare della D.O.C. Di destinazione;
• lo snellimento delle operazioni per la cancellazione di una D.O.: la cancellazione sarà richiesta dal MIPAAF quando per due campagne consecutive non venga certificato alcun quantitativo della denominazione o indicazione in oggetto;
• l’espletamento degli esami analitici e organolettici per i vini a D.O.C.G. mediante controlli sistematici; per i vini D.O.C. con produzione annuale superiore ai 10.000 hl sono previsti controlli sistematici per gli esami organolettici; per le singole D.O.C. con produzione annuale certificata inferiore ai 10.000 hl possono valutare se attuare controlli sistematici per gli esami organolettici; per D.O.C. è previsto l’espletamento degli esami analitici mediante controlli a campione, basati su analisi dei rischi; le singole D.O.C. possono comunque optare per esami analitici mediante controlli sistematici;
• la possibilità di stampare i contrassegni per i D.O.C.G. e D.O.C. anche presso tipografie autorizzate e non solo presso la Zecca dello Stato con l’auspicio di contenere i costi; potrà essere istituito un sistema di tracciabiltà telematico, che sarà comunque prima utilizzato in via sperimentale; i Consorzi dovranno scegliere quale sistema di tracciabilità adottare per le denominazioni rappresentate;
• l’istituzione del “Piano annuale dei controlli” e del “Registro Unico dei Controlli”. La designazione delle autorità di controllo pubbliche e degli organismi privati è affidata al MIPAAF;
• la collaborazione tra enti di controllo in modo che sia prevista l’azione di un solo ente di controllo in azienda anche se l’azienda produce più denominazioni controllate da Enti diversi;
• la differenziazione dei piani di controllo in base alla classificazione qualitativa dei vini in modo da essere coerenti, anche nelle modalità e nel carico burocratico ed economico, con il pregio delle diverse produzioni;
• il “ravvedimento operoso”, che consentirebbe di all’operatore di sanare, di propria iniziativa, pagando una percentuale minima della sanzione, eventuali irregolarità derivanti dalla ritardata ovvero mancata presentazione di dichiarazioni, denunce e simili, alle scadenze previste, a condizione che l’irregolarità in questione non sia stata oggetto di contestazione formale, da parte dell’organo di controllo, in occasione di accessi, verifiche ed ispezioni;
• la diffida, applicabile a tutte le violazioni sanabili punite con importo minimo non superiore a 600 euro. Il Presidente della Commissione agricoltura ed il Ministro all’Agricoltura hanno affermato di voler giungere alla fine dei lavori entro il mese di ottobre 2015, ossia entro la chiusura di Expo.

Luca Businaro