Tavolo latte: per uscire dalla crisi occorre rilanciare i consumi e puntare sull’export

11/08/2015

“Il settore lattiero-caseario, così come tutta la zootecnia, ha bisogno di interventi specifici che ne permettano il sostegno e il rilancio. Valutiamo positivamente il piano presentato dal ministro Martina che, accogliendo le nostre sollecitazioni, viene incontro alle necessità dei produttori”. Lo ha affermato il presidente di Confagricoltura Mario Guidi, a conclusione del Tavolo della filiera latte, convocato nei giorni scorsi dal ministro delle Politiche agricole. “Le misure previste dovranno essere incentrate – ha aggiunto Guidi – a sostegno delle imprese che fanno la produzione nazionale e di quelle che hanno scelto la strada dell’aggregazione per affrontare con più forza il mercato, evitando la dispersione delle risorse disponibili”. Il piano ha previsto l’avvio dell’interprofessione del settore lattiero-caseario, che Confagricoltura ha chiesto di aprire anche alla GDO, sollecitando inoltre a proseguire il coordinamento tra i vari Ministeri competenti per superare le difficoltà doganali per l’esportazione dei prodotti. Tra le misure indicate, ad avviso di Confagricoltura, sono importanti quelle dirette ad attivare piani di promozione del consumo di latte fresco nel nostro Paese e dei prodotti lattiero-caseari made in Italy all’estero. Negli ultimi dieci anni, la struttura degli allevamenti da latte italiani si è modificata con una crescente concentrazione delle produzioni. Oggi sono quasi il 20% gli allevamenti che producono oltre le 500 ton/anno, dieci anni fa erano solo l’11%. “Va sostenuto questo processo – ha detto Guidi – puntando sulle imprese più competitive, con misure di accompagnamento che consentano di superare la difficile congiuntura, aggravata dalla fine del regime delle quote latte”.