Clima: il Patto dei Sindaci punta al -40% di CO2 entro il 2030

24/08/2015

Nella partita contro i cambiamenti climatici l'Europa delle città rilancia la posta.
Mentre i Governi del Pianeta si arrovellano in difficili negoziati in vista della Conferenza ONU sul Clima in
programma a Parigi nel prossimo mese di dicembre, città ed enti locali di 42 Paesi si sono già dati da fare: in 6.000, di cui oltre 3.000 in Italia, hanno aderito al primo “Patto dei Sindaci”, un’iniziativa partita in tutta
l’Unione nel 2008 con l'impegno di andare oltre l'obiettivo di ridurre del 20% le emissioni di CO2 entro il
2020 fissato dall'UE. Il record assoluto in termini di firmatari lo conquistano gli italiani (3.550), seguiti a
grande distanza dagli spagnoli (1.455) e belgi (245). Il risultato di questa maxi-mobilitazione è che 126
milioni di cittadini europei, cioè un quarto della popolazione dell'UE, vive in centri urbani che hanno messo a
punto un piano d'azione per l'energia sostenibile, con interventi che vanno da trasporti più sostenibili a un
maggiore uso di energia verde, fino a edifici più efficienti nei consumi energetici. Il principio di base
dell'iniziativa è quello di coinvolgere più Enti Locali possibili, senza stilare pagelle di buoni e cattivi. “Non
bisogna fare una classifica fra le città firmatarie del Patto dei Sindaci - spiega Frèdèric Boyer, a capo della
struttura – in quanto tutte le città sono dei campioni, a modo loro, perché entrano in campo quando le
nazioni falliscono, assumendosi l'impegno di target ambiziosi su base volontaria. Questa è la vera forza del
Patto dei Sindaci”.