Moscato: uve sane, ottime e di quantità sufficiente alle esigenze del mercato

07/08/2015

Filari carichi di grappoli che stanno tendendo al dorato: è lo scenario che si presenta nella zona di produzione del Moscato Docg, compresa tra le province di Asti, Cuneo e Alessandria. La prospettiva è quella di una vendemmia con quantità idonea alla produzione di Asti Spumante e Moscato d’Asti e una qualità che va verso l’eccellenza . “Grappoli sani e di quantità necessaria alla produzione che basta al mercato delle due denominazioni sono le caratteristiche di questa annata e se il clima resterà immutato le rese, con le ovvie sfumature tra una zona e l'altra, si attesteranno tra i 100 e i 120 quintali per ettaro. La qualità è già ottima e diventerà eccellente se avremo qualche pioggia da qui alla metà di agosto”. Confagricoltura, conferma rese e qualità, aggiungendo un’analisi sulla gestione del comparto: “ E’ un errore non dare via libera anche per il 2015 al blocage/deblocage, cioè la possibilità, qualora il mercato lo richieda, di sbloccare 5 quintali per ettaro in più rispetto ai 100 già stabiliti per la vendemmia di quest’anno dall’accordo interprofessionale siglato nel 2014. In questo modo, oltre a rinunciare aprioristicamente a un reddito supplementare per i viticoltori, si rischia di ampliare la quota di uva eccedente che andrà ad alimentare la fetta di moscatelli e spumantelli a base Moscato che, di fatto, fanno concorrenza alla Docg”.