Latte, i conti non tornano - Confagricoltura riunisce la filiera

21/04/2016

Richiamare l’attenzione di tutti gli attori della filiera del latte riportando al centro il confronto tra le parti e proporre soluzioni utili per uscire dalla crisi. È con questo spirito che Confagricoltura Cuneo e Confagricoltura Torino organizzano il convegno “Latte: i conti non tornano. Proposte per fronteggiare l’emergenza” che avrà luogo venerdì 29 aprile, a partire dalle 14,30, a ‘Le Cupole’ di Cavallermaggiore. L’evento sarà inoltre occasione per presentare uno studio, commissionato dalla Confagricoltura di Cuneo all’economista agrario Ermanno Comegna, sui costi di produzione sostenuti dalle aziende del latte, un’analisi unica nel suo genere a livello nazionale. L’appuntamento è rivolto a tutti gli operatori della filiera piemontese, dagli allevatori al mondo cooperativo, dai rappresentanti della politica locale (parlamentari e sindaci) alle aziende trasformatrici.

“Analizzare quanto pesano i costi di produzione sugli allevatori del comparto latte, capire quali sono le principali dinamiche che riguardano il settore a livello internazionale e, soprattutto, formulare delle proposte concrete; sono questi i principali obiettivi che ci poniamo con questa iniziativa – dice Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo –. Lo studio affidato a Comegna su dati forniti da Confagricoltura Cuneo evidenzia quanto alta sia l’incidenza dei costi sugli imprenditori agricoli del latte, andando così a dare un seguito tangibile alla richiesta di sgravi contributivi e previdenziali per le aziende zootecniche in crisi, che abbiamo avanzato qualche tempo fa al viceministro Andrea Olivero. Riteniamo che sia necessaria una stretta collaborazione tra parte agricola, industriale e politica, a tutti i livelli, per giungere alla definizione di un Piano nazionale di sviluppo del settore, necessario per la programmazione aziendale, che vada oltre le necessarie misures per superare questa fase di emergenza”.

“La situazione è delicata e complessa. Le stalle da latte sono un patrimonio del territorio e non soltanto degli allevatori: per costituire una mandria e renderla produttiva occorrono sacrifici, competenza e passione – dichiara Paolo Dentis, presidente di Confagricoltura Torino -. Dobbiamo evitare che disinteresse e speculazioni di basso profilo distruggano una grande ricchezza: per cambiare un orientamento colturale in campagna bastano poche stagioni, ma quando una stalla chiude ben difficilmente potrà riaprire. Confagricoltura lavora per offrire una prospettiva agli allevatori e per aiutarli a uscire da questa emergenza, consapevole che il percorso sarà lungo e tutt’altro che semplice, ma che se ognuno farà la propria parte con serietà e impegno anche questa volta si riuscirà a trovare una via d’uscita”.

IL PROGRAMMA

Il convegno si aprirà con i saluti dei presidenti Enrico Allasia e Paolo Dentis. A seguire Ermanno Comegna, esperto di politica agraria e di mercati agricoli, passerà in esame il suo studio relativo all’analisi dei costi di produzione a carico delle aziende del latte. Dopo di lui prenderà la parola Angelo Rossi, fondatore del sito Clal.it, che illustrerà le prospettive produttive e commerciali del comparto latte a livello europeo e mondiale, mentre toccherà al mondo cooperativo analizzare l’attuale momento del settore con Roberto Morello, presidente di Piemonte Latte, e Tommaso Visca, presidente di Lait Service. Ci sarà modo di sentire il punto di vista degli industriali con l’intervento di Franco Biraghi, presidente di Confindustria Cuneo e del caseificio Valgrana di Scarnafigi, e di altri che desidereranno dire la loro. I lavori proseguiranno, poi, con l’illustrazione delle proposte di Confagricoltura per il rilancio del latte italiano, e gli interventi di: Giorgio Ferrero, assessore regionale all’Agricoltura, Alberto Cirio, europarlamentare, e Felice Assenza, del ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Le conclusioni saranno affidate, invece, a Mario Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura. Sono stati invitati a partecipare al convegno anche i parlamentari cuneesi, il Prefetto di Cuneo Giovanni Russo, i politici regionali e i sindaci della provincia di Cuneo.


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