Terra Madre - Salone del Gusto 2016

31/05/2016

Mettere al centro un tema che ha un significato profondo: voler bene alla terra è coltivarla, prendersene cura, occuparsene con gentilezza e amore, custodendo l’ambiente e il pianeta in cui viviamo. Il voler bene alla terra deve essere un segno distintivo di questo momento storico, un imperativo per tutti.

Le comunità del cibo di Terra Madre meglio di chiunque altro possono trasmettere il valore di questa affermazione. Il ruolo dei contadini è cruciale perché rappresenta, al tempo stesso, una pratica quotidiana di lavoro – di semina, nutrimento, potature, raccolta… – e un’operazione intellettuale che si porta dietro un complesso insieme di conoscenze.

Agricoltori, pescatori, artigiani, allevatori e cuochi di Terra Madre, ma anche produttori dei Presìdi Slow Food e dei Mercati della Terra – e non solo – mostrano come il primo atto di amore per la terra sia seminarla con semi buoni, innaffiarla quando lo richiede, garantirne la fertilità, raccoglierne i frutti coltivati con rispetto, senza esigere più di quanto quella terra possa dare. Fare il contadino è il primo modo per voler bene alla terra.

Anche chi non la lavora, però, può scegliere di amare la terra attraverso i suoi acquisti. È questa l’azione quotidiana di un consumatore consapevole o, meglio, di un coproduttore che non si limita a comperare ciò che mangia, ma cerca di guardare oltre, a come quel cibo è stato prodotto, alla sua storia e alla sua origine, alle mani, al volto e al lavoro che stanno dietro quel cibo. Il coproduttore svolge un ruolo importante, perché con le sue scelte determina il successo di un sistema di produzione, di agricoltura, di allevamento. Fare il coproduttore è il secondo modo per voler bene alla terra.

Slow Food ha sempre cercato di mettere insieme contadini e coproduttori, creando una filiera virtuosa, e Terra Madre Salone del Gusto è uno dei tanti modi per farlo. Valorizzando il lavoro degli uni e attivando la consapevolezza degli altri. Contadini e coproduttori, però, non si incontrano soltanto al “mercato”. C’è un luogo che, più di ogni altro, serve alla trasmissione dei saperi, delle conoscenze, e anche del piacere. E questo luogo è l’orto. Un posto in cui tutti possono imparare a conoscere da vicino la terra, ad affondarvi le mani, e a capire tutto il lavoro e il tempo che c’è dietro ciò che mangiamo. Fare l’orto è il terzo modo per voler bene alla terra.

Cosa significa fare l'agricoltore, il coproduttore e l’orto, potrai scoprirlo a Torino, dal 22 al 26 settembre. Per la prima volta nella nostra storia, il cuore della città sarà come un campo grandissimo, pronto ad accogliere la straordinaria ricchezza della rete di Terra Madre.

www.salonedelgusto.com