Interventi di forestazione: domande entro il 31 maggio

03/05/2016

La Regione Piemonte ha emanato il primo bando PSR misura 8.1.1 che finanzia interventi di forestazione.
Le domande devono essere presentate entro il 31 maggio prossimo.
Come già anticipato durante gli incontri dell’autunno e le Assemblee di Zona dello scorso inverno gli interventi riguardano tre tipologie:
1. impianti di arboricoltura da legno a ciclo breve per la produzione di legname di pregio, in particolare la pioppicoltura di durata minima pari a 8 anni;
2. impianti di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo per la produzione di legname di pregio, di durata minima pari a 20 anni;
3. impianti a finalità prevalentemente ambientale, in particolare di bosco permanente, di durata minima pari a 20 anni.
Tutti gli interventi devono essere collocati in zona di pianura.
La tipologia 1 riservata sostanzialmente ai pioppeti finanzia le sole spese di impianto e può riguardare impianti monospecifici (solo pioppo) o polispecifici (pioppo più altre essenze arboree) per una superficie minima di 2 ettari in corpi minimi di 1 ettaro, con un massimale di spesa rispettivamente di 4000 e 6000 euro all’ettaro.
Due novità di rilievo rispetto alle passate programmazioni. La prima, positiva, è rappresentata dalla possibilità di investimenti anche su superfici con coltura precedente arborea (pioppo su pioppo); questa norma consentirà anche ai pioppicoltori storici ed esclusivi di finanziare i loro nuovi impianti.
Per giustificare la valenza ambientale delle operazioni finanziate è stato però introdotto l’obbligo di utilizzare nell’impianto almeno due cloni differenti, uno dei quali appartenente al gruppo dei cosiddetti MSA (cloni a maggior sostenibilità ambientale) resistenti alle più importanti avversità del pioppo. Non fanno parte di questo gruppo le varietà maggiormente diffuse in Pianura Padana quali l’I214 e il Beauprè.
La percentuale di clone MSA varia dal 22 al 50% in relazione alla superficie totale dell’intervento.
Sono previsti criteri di priorità e aliquote di finanziamento differenziate. Punteggi prioritari sono assegnati agli “agricoltori attivi” alle aziende con superfici ubicate in aree “natura 2000” – fasce fluviali A e B – in zone di salvaguardia di acque destinate al consumo umano, ecc.
Percentuali maggiori di spesa finanziabile vengono riconosciute ad esempio agli impianti polispecifici.
Una particolarità che interessa entrambi gli aspetti è costituita dall’adesione dell’azienda pioppicola a sistemi di certificazione ambientale, quale quello secondo lo standard PEFC, cui Confagricoltura Alessandria aderisce da quasi 10 anni. La partecipazione ad un gruppo di certificazione garantisce 7 punti di priorità in graduatoria e, se praticata da un “agricoltore attivo”, una maggiorazione del 20% sul contributo alle spese di impianto che, ad esempio, per impianti monospecifici passa dal 50 al 70%.
Gli impianti di tipologia 2 e 3 nel presente bando presentano limitazioni abbastanza pesanti che ne rendono abbastanza complicata la realizzazione. Sono infatti limitati, come già ricordato, alle zone di pianura e riservati a domande con una superficie di impianto minima di 5 ettari in corpi separati superiori all’ettaro.
Il premio di mancato reddito e di manutenzione è poi limitato ai primi 5 anni di impianto per la tipologia 2 e ai primi 10 per la 3. Gli impianti di tutte e tre le tipologie prevedono la redazione di un progetto da parte di un tecnico con specifiche competenze, abilitato ed iscritto agli albi di riferimento. I nostri Uffici sono a disposizione per ulteriori chiarimenti e per la redazione delle domande.

Roberto Giorgi