Corso For.Agri sulle malattie della vite

10/03/2017

La qualità e la quantità dei nostri prodotti è legata in primo luogo al terroir di appartenenza, ma non possiamo dimenticare altri ingredienti di importanza fondamentale per valorizzare queste potenzialità. Parliamo del fattore umano, quello imprenditoriale responsabile delle scelte e dei progetti aziendali, ma anche e in particolare delle persone che operano quotidianamente nei campi e nei vigneti. Alle maestranze agricole oltre al lavoro fisico chiediamo di riconoscere le malattie, saper gestire i trattamenti e le concimazioni, le piante e i terreni in modo efficiente ed economico, raggiungendo la massima qualità possibile; ma tutto questo diventa difficile senza una buona formazione di base, perchè gli operatori possano diventare la presa diretta dell’imprenditore in vigna.
Per rispondere a questa esigenza, nei mesi di gennaio e febbraio si è tenuto a Gavi un corso formativo sulla viticoltura generale dal titolo “Il riconoscimento delle malattie della vite”, a cui hanno aderito 6 diverse Aziende vitivinicole della zona: Giordano Lombardo, Sturla Annamaria, Azienda agricola La Mesma, Broglia SSA, La Scolca, Tenuta La Marchesa con un totale di 20 operatori agricoli, con un interesse e una partecipazione davvero attiva.
Il corso organizzato da ENAPRA (ente di formazione di Confagricoltura) e finanziato da For.Agri è stato strutturato su 28 ore di “lezione” teorica in aula, tenute dagli agrotecnici Davide Ferrarese-VignaVeritas e Matteo Tasca, che hanno curato anche la preparazione del materiale che ha tenuto conto delle realtà locali.
Partendo da argomenti di carattere più generale, come la gestione dei suoli, la nutrizione, le lavorazioni e l’inerbimento, le operazioni sul verde, si è arrivati a discutere delle principali patologie della vite: Peronospora, Oidio, Botrite, Flavescenza dorata e Mal dell’esca. È stato dato spazio soprattutto al riconoscimento dei sintomi delle diverse malattie, mediante l’utilizzo di materiale fotografico aggiornato e reale, e all’impostazione delle strategie di difesa: in particolare sono state trattate le varie misure di prevenzione, anche indiretta, allo scopo di ottimizzare, dal punto di vista economico ed ambientale, l’utilizzo dei prodotti fitosanitari.
Tutto il materiale proiettato nel corso delle lezioni è stato anche consegnato ai partecipanti, che potranno così avere uno strumento di consultazione leggero e facilmente utilizzabile nel quotidiano. Per di più nel periodo primaverile- estivo, a completamento del corso, saranno effettuati alcuni incontri direttamente in vigna, per vedere e applicare sul campo i concetti già discussi in aula.
Un ringraziamento va al Consorzio Tutela del Gavi, nelle persone anche dei suoi dipendenti, che si è mostrato sensibile all’argomento e ha messo a disposizione il locale per lo svolgimento del corso. Noi pensiamo che l’investimento formativo sia fondamentale per preparare maestranze motivate e coinvolte nei singoli progetti aziendali, garantendo un innalzamento nella qualità delle operazioni con sicure ricadute sulla produttività dell’azienda.
Confagricoltura da sempre crede nella formazione e si farà promotrice di altri corsi per andare incontro alle esigenze delle aziende, alle quali chiediamo di segnare a Cristina Bagnasco argomenti di interesse.