Riso, il Presidente nazionale di Confagricoltura illustra le proposte che l'organizzazione presenterà al tavolo ministeriale del 13 aprile a difesa del comparto

11/04/2017

Difesa dalle importazioni, reciprocità, etichettatura di origine obbligatoria a livello europeo e una PAC efficace ed efficiente. Sono queste, in sintesi, le proposte che Confagricoltura presenterà il prossimo 13 aprile al ministro Martina in occasione del tavolo di concertazione della filiera riso.

Le rende note il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti che, a Verona, nell’ambito di Vinitaly/Sol, ha discusso delle questioni del settore risicolo anche con l’europarlamentare Paolo De Castro.

Giansanti ha quindi espresso in dettaglio la posizione di Confagricoltura: “Siamo consapevoli che oggi non è possibile invocare la clausola di salvaguardia per frenare le importazioni dai Paesi meno avanzati a difesa della produzione europea di riso. Chiediamo pertanto di modificare il regolamento che detta le norme sulla clausola; entro il 21 novembre la Commissione europea deve presentare al Parlamento ed al Consiglio una relazione sull’attuazione del regolamento con eventuali proposte di modifica. E’ l’occasione per cambiare la norma e sospendere le concessioni quando danneggiano i nostri produttori di riso. Nel frattempo, possiamo limitare i quantitativi dell’import agevolato e subordinarlo a condizioni di effettiva reciprocità, ad esempio per quanto riguarda i prodotti fitosanitari consentiti nei Paesi da cui importiamo e non autorizzati in Europa”.

In materia di origine, Confagricoltura chiede che l’etichettatura sia obbligatoria ed applicata a tutto il riso europeo ed indichi, sul modello di quanto già oggi previsto per l’olio di oliva, il luogo di coltivazione del prodotto.

Infine, Confagricoltura chiede da subito una PAC più semplice e flessibile riducendo gli impegni di greening per i risicoltori, attivando misure di emergenza per il mercato del riso e consentendo ai Paesi membri di modificare i pagamenti accoppiati. L’occasione per farlo è l’approvazione della proposta di regolamento “Omnibus” in discussione.