Il Fisco spiega il ravvedimento per chi non presenta o presenta in ritardo l’F24 a saldo zero. L’Agenzia delle Entrate, con la risoluzione n. 36/E del 20 marzo 2017, ha chiarito le modalità del ravvedimento operoso (articolo 13 del Dlgs 472/1997) nei casi di omessa o ritardata presentazione dell’F24 a saldo zero. La sanzione da pagare per l’omessa o tardiva presentazione del modello F24 a saldo zero è determinata in maniera diversa a seconda dell’arco temporale in cui la violazione viene sanata. Perciò, la riduzione a 1/9 (regolarizzazione entro 90 giorni) si applica con riferimento alla sanzione base di: 50 euro, se l’F24 con saldo zero è presentato con ritardo non superiore a 5 giorni lavorativi (la sanzione è perciò pari a 5,56 euro); 100 euro, se il ritardo è tra 5 e 90 giorni (la sanzione è perciò pari a 11,11 euro). Dopo i 90 giorni, la sanzione base cui commisurare la riduzione è sempre quella di 100 euro. Pertanto, la sanzione è pari a:
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