Pubblicato il rapporto curato dall’IRES denominato PIEMONTE RURALE 2017

26/09/2017

Il rapporto Piemonte Rurale 2017 nasce con l’obiettivo di accompagnare l’attività di valutazione del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 svolta dall’IRES Piemonte (Istituto di ricerche economico sociali), documentando l’evoluzione dell’agricoltura, le dinamiche in atto nelle aree rurali e le principali politiche in atto, siano esse di matrice europea, nazionale o locale. Il rapporto è stato realizzato da Marco Adamo e Stefano Cavaletto, con la supervisione di Stefano Aimone.
L’analisi settoriale conferma che nella nostra regione si amplia il solco tra due agricolture molto differenti tra loro. In difficoltà l’agricoltura intensiva delle produzioni di base (cereali, buona parte della zootecnia), esposta alla volatilità dei mercati e caratterizzata da una posizione debole nei rapporti con l’industria e la distribuzione. Si confermano invece le tendenze positive dell’agricoltura più qualificata (vino, frutta fresca, nocciole, razza bovina Piemontese), orientata all’export (in costante crescita) o ben inserita nei circuiti di valorizzazione delle produzioni locali.
Si registrano anche segnali di evoluzione della base imprenditoriale agricola. Nel 2016 sono aumentati i giovani e negli ultimi anni crescono le aziende con forme giuridiche complesse, come le società. Inoltre, già da qualche anno cala il lavoro autonomo, sostituito dal lavoro dipendente: le imprese si riducono di numero, crescono di dimensione e modificano la propria organizzazione interna.
I tempi lunghi di intervento dell’Europa in risposta alle crisi di settore si scontrano con la velocità di cambiamento dei mercati e la necessità del settore di rispondere prontamente alle emergenze. Significativo il caso del latte: all’abolizione delle quote produttive è seguita una crisi di mercato molto intensa alla quale solo i provvedimenti nazionali hanno offerto un appiglio concreto per la ripresa del comparto.
L’analisi territoriale ci segnala una riduzione del flusso migratorio che aveva permesso, negli anni scorsi, di rivedere il segno positivo nella popolazione delle aree rurali montane dopo molti decenni di declino. Note positive, invece, dal turismo rurale che procede nella sua costante crescita, soprattutto nelle aree collinari che possono mettere in gioco un’offerta enogastronomica di eccellenza, oltre che nelle mete turistiche tradizionali della montagna.
Sul fronte delle politiche, il rapporto propone una prima panoramica sull’andamento del PSR 2014-2020. Un consistente approfondimento è dedicato alle politiche per le aree montane, analizzando le principali misure del PSR espressamente dedicate a questi territori e lo stato di attuazione di LEADER. Questa parte si conclude con un primo esercizio di analisi congiunta, in ottica rurale, delle diverse fonti di finanziamento afferenti alla politica di coesione.
Il rapporto è scaricabile all'indirizzo: http://www.ires.piemonte.it/images/Piemonte_Rurale_2017.pdf

Fonte: Regione Piemonte