«Refresh»: alcuni agricoltori sono costretti a restituire contributi incassati dieci anni fa

15/01/2018

Agea e gli organismi pagatori regionali – ARPEA per la nostra regione – stanno ricalcolando i pagamenti nel settore degli aiuti per superficie. Le comunicazioni di avvio del procedimento di recupero che stanno pervenendo agli agricoltori generano un diffuso malcontento. Gli esiti del “refresh”, infatti, vengono comunicati agli agricoltori in tempi inaccettabili. Per quanto riguarda il Piemonte – fermo restando che i termini non sono decaduti e che pertanto la procedura è senz’altro legittima - in questi giorni l’organismo pagatore regionale ARPEA sta inviando agli interessati comunicazioni relative agli esiti definitivi, negativi e parzialmente negativi, dei procedimenti amministrativi dei controlli “refresh” relativi agli anni 2009, 2010 e 2011. Gli agricoltori lamentano – correttamente - il fatto di aver indicato le superfici così com’erano state all’epoca rilevate e di aver sostenuto ingenti impegni finanziari per la coltivazione (compreso l’affitto, pagato in base alla superficie che al tempo era stata ritenuta idonea). Ora, a distanza di quasi dieci anni, l’organismo pagatore invia le “comunicazioni di accertamento e recupero di importo percepito in eccesso a seguito di usi non agricoli riscontrati sulla base dell’aggiornamento grafico“, mettendo le imprese in seria difficoltà. Il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia ha chiesto al Caa Confagricoltura e alla confederazione di intervenire nei confronti di Agea e del Ministero per affrontare l’argomento, individuando una soluzione che tenga conto delle problematiche in cui versano le imprese interessate e di mettere in atto, per il futuro, procedure di verifica preventive che consentano alle imprese di conoscere a priori l’eleggibilità all’aiuto dei terreni indicati in domanda, salvo eventuali usi non agricoli.