Anagrafe suina, abrogazione deroga suini destinati all’uso o al consumo personale

14/12/2018

La normativa comunitaria e nazionale ha sinora previsto disposizioni specifiche in merito alla identificazione e registrazione (“anagrafe”) dei suini. Il tutto è gestito dalla Banca Dati Nazionale organizzata dal Ministero della Salute. In particolare, con deroga concessa da diversi anni, l’Italia si è avvalsa della possibilità prevista dalla normativa in materia di anagrafi animali (art. 3.2 della direttiva 92/102/CEE e poi successivamente della direttiva 2008/71/CE), di escludere dall’elenco dei detentori degli animali, le persone fisiche in possesso di un unico suino destinato all’uso od al consumo personali o per tenere conto di circostanze particolari. Tale deroga è stata formalizzata da ultimo con la Decisione della Commissione del primo febbraio 2006 (Decisione 2006/80/CE – allegato 1) che autorizza appunto l’Italia, con alcuni altri Paesi, ad escludere dall’elenco di aziende che detengono animali le persone fisiche che detengono un unico suino. Recentemente, con Decisione di esecuzione (UE) 2018/1669 (v. allegato 2) la Decisione 2006/80/CE è stata abrogata considerando che i paesi interessati, tra cui l’Italia, “hanno confermato di non applicare più la deroga … nei confronti delle aziende con un unico suino”(v. considerando 4 , secondo paragrafo). 
In tal senso anche la nota del Ministero della Salute prot. 0027957 del 9 novembre scorso che a seguito di alcune richieste di chiarimento precisa che gli allevamenti con un solo suino rientrano nella definizione di “allevamento familiare”. Si tratta quindi di allevamenti che: possono ospitare sino a quattro animali da ingrasso; che non movimentano animali verso altri allevamenti e in cui gli animali sono allevati senza finalità commerciale e solo per autoconsumo. Ad essi quindi si applicano le regole previste per gli allevamenti familiari di suini.
In conseguenza di tale precisazione, sul portale della Banca dati è stato precisato che dal 28 novembre scorso non è più consentita la registrazione dell’uscita per vendita di un suino in autoconsumo.
Inoltre, alcuni Servizi Sanitari locali hanno già precisato che, considerata l’abrogazione della decisione che prevedeva la deroga, dal 28 novembre scorso è in pratica non più consentita la vendita di suini a privati ma unicamente verso altri allevamenti registrati o verso macelli e si applicano le sanzioni del caso per mancato aggiornamento del registro aziendale e per movimentazioni prive di documentazione. Sempre in base alle indicazioni dei Servizi Sanitari locali, per i privati è comunque possibile acquistare un suino per la macellazione immediata; in questo caso si dovrà comunicare all’allevatore il codice del macello di destinazione, presso il quale poi ritirare le carni macellate.