Riso Basmati: ĞI produttori italiani dicono no ad ulteriori concessioni all'Indiağ

15/02/2018

Si è chiusa ieri, 14 febbraio, la consultazione  pubblica che la Commissione europea ha lanciato sul WEB  relativamente ad una possibile modifica delle concessioni commerciali a favore del riso Basmati importato nell’Unione europea dall’India. Una novantina gli interventi, in gran parte provenienti dall’Italia ed in particolare da aziende associate a Confagricoltura, che hanno  espresso forte preoccupazione per l’allargamento della lista delle varietà di riso da importare. Sui social poi forte fermento e interventi a catena sulle nuove concessioni che si pensa di varare. Da ciò la richiesta di maggiore fermezza della Commissione.

Attualmente – ricorda Confagricoltura – sono già nove le varietà di Basmati importate dall’India. Nell’ottica di rafforzare  le relazioni commerciali si vorrebbe ampliare ulteriormente la gamma delle varietà in Europa, sempre a dazio zero.

Il settore risicolo - sottolinea l’Organizzazione degli imprenditori agricoli - sta attraversando una crisi profonda a livello europeo. I problemi riguardano in particolare le importazioni massicce di riso dai Paesi Meno Avanzati che hanno inciso fortemente sul crollo del prezzo del riso italiano.

Il recente Forum europeo del riso a Bruxelles ha radunato la filiera e sollecitato la UE ad attivare la clausola di salvaguardia per mettere un freno alle importazioni a dazio zero. Confagricoltura, conti alla mano, ha fatto presente due esempi riguardanti importanti varietà nostrane: il Carnaroli è passato da una quotazione di 676 euro a tonnellata nel 2015 ai massimi 315 € di oggi; l’Arborio nel 2015 era quotato 669 €/ton, oggi al massimo ne vale 310.