Biometano: sviluppo, prospettive, opportunità

23/05/2018

Convegno nazionale di Confagricoltura e CIB il 28 maggio a Carmagnola (TO): Allasia (Confagricoltura Piemonte): “Con il nuovo decreto l’Italia più vicina agli obiettivi europei di sostenibilità nei trasporti grazie anche al ruolo dell’agricoltura”

Il biometano deriva dalla raffinazione del biogas e può essere utilizzato in sostituzione dei combustibili di origine fossile per ridurre le emissioni di gas serra. Il biometano di origine agricola deriva da un processo di digestione anaerobica di matrici organiche, quali residui agricoli e agroindustriali, colture di secondo raccolto, e può essere usato sia come carburante, sia per la produzione di calore e di elettricità. In particolare, il decreto ministeriale 2 marzo 2018, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo scorso, incentiva il biometano nei trasporti fino al 2022.

Confagricoltura Piemonte, con la collaborazione del Consorzio Italiano Biogas (CIB), organizza un pomeriggio di approfondimento dedicato al biometano, con analisi sulle prospettive di impiego nei trasporti e sui relativi aspetti tecnico-progettuali, economici e fiscali. L’appuntamento è lunedì 28 maggio alle ore 14,30 a Carmagnola (TO), nella Sala Monviso di Cascina Vigna (via San Francesco di Sales 188).

Dopo l’introduzione del presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia e del CIB Piero Gattoni, affronteranno il tema alcuni tra i massimi esperti nazionali in materia: Donato Rotundo, Roberta Papili e Nicola Caputo, di Confagricoltura, sulle prospettive di impiego, gli incentivi e la fiscalità; Lorella Rossi del CIB sulla sostenibilità, Claudio Fabbri del Centro Ricerche Produzione Animali sulle biomasse e sugli aspetti tecnico-progettuali, Donatella Banzato dell’Università di Padova su quelli economici.

Saranno inoltre presentate tre case-history di altrettanti imprenditori impegnati nel comparto: Riccardo Ferrero (Megagri), Carlo Vanzetti (Cooperativa Speranza) e Sebastiano Villosio (F.lli Villosio).

Le conclusioni saranno affidate al presidente della Federazione Nazionale di Prodotto Bioeconomia di Confagricoltura, Ezio Veggia.

Il decreto, molto atteso dal settore agricolo, dà priorità al biometano da impiegare nel settore trasporti, in cui c’è ancora un grande margine di sviluppo per raggiungere l’obiettivo del 10% di rinnovabili al 2020. Da evidenziare, tuttavia, che l’Italia ha già raggiunto gli obiettivi minimi richiesti dall'Unione Europea al 2020 in materia di fonti rinnovabili complessive e di quelle elettriche, mentre è in ritardo per il target nel comparto dei trasporti.

“Il CIB - sostiene il presidente del CIB Piero Gattoni -  crede molto nel biometano come ottima opportunità per la decarbonizzazione del settore primario, grazie all’agricoltura fatta bene. Può essere una leva potente per la decarbonizzazione dei trasporti pesanti e del trasporto navale, e migliorare la qualità dell’aria delle città se utilizzato nel parco di autoveicoli a metano oggi circolante in Italia (circa 1 milione), grazie all’opzione delle riconversioni dei motori diesel in dual fuel a costi contenuti”.

Aggiunge il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia: “Il biometano può offrire agli agricoltori nuove possibilità di reddito e migliorare la gestione degli effluenti zootecnici e, in generale, delle biomasse residuali, in un’ottica di economia circolare.  Ricordiamo anche - conclude - che il biometano offre un utile contributo al bilancio energetico del nostro Paese, evitando l’importazione di una percentuale significativa di metano dall’estero, poiché non rientra nelle grandi reti di trasporto internazionale del gas naturale e pertanto non è neanche soggetto a eventuali rischi di interruzioni di erogazione”.

In allegato il programma del convegno.


In Allegato