Frena il mercato fondiario italiano, ma non nel Nord Ovest

25/11/2020

I prezzi della terra nel 2019, a livello nazionale, hanno evidenziato una nuova battuta d'arresto (-0,4% rispetto al 2018), dopo due anni in cui il valore fondiario medio nazionale aveva mostrato qualche timido segnale di ripresa. Secondo l'indagine curata dalle sedi regionali del CREA-PB, la riduzione dei prezzi è addebitale essenzialmente a quanto avvenuto in due regioni - Veneto e Friuli-Venezia Giulia - che presentano le variazioni più negative (rispettivamente -2,8% e -4,5%). Segno negativo anche per Lombardia, Emilia- Romagna, Molise e Sardegna ma con valori prossimi allo zero. Segno positivo invece nel Nord Ovest, dove le quotazioni risultano in aumento dello 0,4% rispetto al 2018. Anche nel 2019 si è mantenuto alto l'interesse per la conduzione dei terreni in affitto rispetto all'alternativa dell'acquisto dei terreni, mentre è stata segnalata una generale tendenza verso la diminuzione della durata dei contratti in attesa del varo della nuova Pac.