Agrinsieme: latte, no a contratti che non considerano equa correlazione tra prezzo vendita e mercato formaggi

30/12/2020

“In relazione ad alcune proposte pervenute ai nostri associati per contratti di conferimento del latte destinato alla produzione di formaggio Grana Padano DOP, intendiamo ribadire la nostra ferma contrarietà a contratti di conferimento al ribasso che non vanno neanche a coprire i costi di produzione e che, soprattutto, in barba a quanto previsto dalle norme del Piano di regolazione dell'offerta 2019-21, non tengono in debita considerazione l’equa correlazione tra il valore del formaggio e dei suoi derivati e il prezzo del latte pagato alla stalla e destinato a tali produzioni”. Lo afferma il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, che chiede con urgenza alla Ministra delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Teresa Bellanova di intervenire a tutela dei numerosi allevatori interessati dalla vicenda.

“Ricordiamo, a tal proposito, che a causa delle oscillazioni del mercato, aggravate dalla situazione pandemica legata al Coronavirus, gli allevatori italiani hanno perso solo nel 2020 oltre un miliardo di euro, a testimonianza di una grave situazione di sofferenza del comparto lattiero-caseario a livello nazionale e comunitario”, prosegue il Coordinamento.

“Per tali ragioni, riteniamo del tutto irricevibili proposte di accordi di conferimento che non tengano conto dell’indicizzazione del prezzo e dell’andamento del mercato e che non prevedano quindi il necessario adeguamento del prezzo del latte ai valori di vendita del formaggio; reiteriamo quindi la nostra richiesta alla Ministra Bellanova affinché si attivi per garantire il rispetto del principio dell’equa correlazione, tenendo sempre bene a mente che in gioco c’è la sostenibilità e l’eticità del prezzo del latte, problema molto sentito che coinvolge e interessa tutti i produttori di latte del Paese”, conclude Agrinsieme.