Confagricoltura aderisce all’invito dell’assessore all’agricoltura del Piemonte per garantire stabilità produttiva e di mercato dei prodotti lattiero caseari

01/04/2020

Mantenere invariati, per i primi due mesi della campagna di commercializzazione (da oggi 1° aprile al 31 maggio prossimo) gli accordi attualmente in vigore per quanto riguarda il conferimento del latte alle imprese di trasformazione, sia per le condizioni di conferimento/ritiro, sia per quanto riguarda gli aspetti economici. È la proposta avanzata ieri mattina (31 marzo) dall'assessore regionale all'Agricoltura Marco Protopapa al Tavolo del Latte che si è svolto in videoconferenza, con l’intervento dei rappresentanti delle organizzazioni agricole e dell’industria di trasformazione.
La proposta è condivisa e sostenuta con forza da Confagricoltura Piemonte, “perché rappresenta un contributo importante alla stabilità del comparto”. L’organizzazione degli imprenditori agricoli, che ha partecipato alla videoconferenza per discutere della situazione e delle prospettive del comparto lattiero caseario con il responsabile dei produttori di latte Guido Oitana e il direttore regionale Ercole Zuccaro, accoglie convintamente l’invito dell’assessore Protopapa.
"Crediamo che in questo periodo emergenziale l’adesione alla proposta dell'assessore sia un atto di grande responsabilità per dimostrare la coesione del mondo agricolo e industriale - sottolinea Guido Oitana - e per garantire ai cittadini un prezzo certo per una serie di prodotti fondamentali per l’alimentazione. Se tutti insieme accoglieremo le indicazioni della Regione Piemonte potremo garantire serenità a un importante comparto produttivo e stabilità dei prezzi al consumo in una difficilissima emergenza”.
Confagricoltura ricorda che in Piemonte le aziende produttrici di latte vaccino sono circa 1.750, concentrate in prevalenza nelle province di Cuneo e Torino, con un totale di circa 121.000 vacche allevate, per una produzione annua di circa 1.080.000 tonnellate di latte (1.080.000.000 di litri). Il fatturato del prodotto all’origine è di circa 430 milioni di euro.