Approvate in Giunta Regionale le linee di indirizzo del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020

22/04/2014

Sono state approvate in sede di Giunta Regionale, su proposta dell’Assessore all’Agricoltura “Le linee di indirizzo per le principali misure del Programma di Sviluppo Rurale 2014/2020”.
Pubblicati i regolamenti della nuova PAC nel dicembre 2013 da parte dei preposti organi comunitari, allo stato attuale la Regione Piemonte, sia dal punto di vista dell’operato amministrativo che da quello del confronto con i soggetti del comparto rurale, ha già provveduto ad una prima impostazione del nuovo Psr, forgiando la struttura della futura programmazione.
Mediante l’intervento in Giunta dell’Assessore Claudio Sacchetto sono state illustrate le principali linee di indirizzo politico regionale tenute a riferimento in questa prima fase di elaborazione del Psr 2014/2020, approfondendo modifiche e novità caratterizzanti le misure portanti della Programmazione rispetto al passato.
Misura 4.1, Sostegno agli investimenti nelle aziende agricole (ex 121)
Prevista una dotazione finanziaria di 205 milioni di euro (65 milioni in più di quanto contemplato dal vecchio Psr), opzioni di finanziamento triplicate rispetto all’unica opzione precedentemente disponibile: l’azienda potrà scegliere ora tra conto capitale, conto interessi o, ancora, ulteriori strumenti finanziari (fondi rotativi, fondi di riassicurazione). Nel periodo dei 7 anni potranno essere presentate fino a 3 domande per azienda: rispetto al passato, quando vi era un solo bando a inizio programmazione e la possibilità di effettuare una sola domanda, adesso le aziende possono meglio pianificare i propri investimenti. Il massimale per domanda sale a euro 100 mila, moltiplicabile per le 3 domande concesse, per un totale quindi di 300 mila euro (precedentemente il contributo si attestava indicativamente sui 70-80 mila euro).
Misura 6.1, aiuti all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori (ex 112)
L’obiettivo è quello di mettere in relazione sempre più stretta la misura investimenti con l’iniziativa imprenditoriale dei giovani agricoltori: incrementata la dotazione finanziaria a 53 milioni di euro, è stato aumentato il premio (massimale) da 40 a 70 mila euro. Per scongiurare la speculazione con l’erogazione di risorse a beneficio di realtà imprenditoriali fittizie, il premio sarà successivo alla presentazione di business plan dell’azienda richiedente.
Misura 4.2, Sostegno agli investimenti riguardanti la trasformazione, la commercializzazione e lo sviluppo di prodotti agricoli (ex 123)
La misura, in linea con l’impostazione generale del nuovo Psr, si presenta con modalità di istruttoria maggiormente snellite, di più facile accesso per le aziende ed un incremento del contributo per azienda.
La dotazione della misura raggiunge i 74 milioni di euro, il finanziamento delle risorse migliora nell’offerta delle opzioni: conto capitale, conto interesse o ingegneria finanziaria. Il massimale per domanda ammonta 1.500.000 euro, i bandi saranno a cadenza annuale e ogni azienda potrà presentare fino a 3 domande nei 7 anni.
Misura 10, pagamenti agro-climatico- ambientali (ex 214)
L’attenzione nella stesura della misura è stata incentrata sulla necessità di compensare adeguatamente l’impegno dell’azienda in termini ambientali calcolandone in modo preciso la riduzione del ricavo o l’aumento dei costi. La dotazione finanziaria passa da 282 a 305 milioni di euro, i premi base per l’agricoltore quasi tutti raddoppiati (in alcuni casi più che duplicati), e gli impegni aggiuntivi impostati in modo da poter essere agevolmente applicati.
Misura 14, Benessere animale (ex 215)
La misura 14 deve essere concepita quale possibile volano per il rilancio generale della zootecnia regionale. Incremento della dotazione finanziaria fino a 26 milioni di euro, anche in questo caso deve valere il principio secondo il quale l’azienda deve ricevere un compenso adeguato agli impegni attuati: in tal senso vi è un incremento al premio dai precedenti 350 €/UBA ai 500 €/UBA contemplati dalla nuova programmazione. Anche in questo ambito si prevedono bandi a cadenza annuale e una maggiore certezza nella tempistica di saldo dei pagamenti.
Misura 2.1, Sostegno allo scopo di avvalersi di consulenza (ex 114)
Mentre nella vecchia programmazione l’agricoltore anticipava il pagamento per la consulenza e nel corso dell’annata successiva la Regione rimborsava l’80% della somma, con la nuova programmazione l’azienda non anticipa alcuna risorsa: l’ente incaricato della consulenza sarà pagato subito dalla Regione, la quale coprirà il 100% del costo del servizio.
Per quanto concerne l’ottimizzazione delle tempistiche di pagamento, gli impegni sulla nuova programmazione saranno i seguenti:
• DOMANDA UNICA: anticipo del 50% al 31 luglio, saldo al 20 gennaio
• MISURA 10 (EX 214): anticipo 75% al 15 novembre, saldo al 31 gennaio successivo
• MISURA 2.1 (EX 114): saldo al 15 novembre
• MISURA 14 (EX 215): saldo al 15 novembre
• MISURE 4.1 (EX 121), 4.2 (EX 123) E 6.1 (EX 112): pagamenti annuali al 31 maggio e al 30 novembre
Nella programmazione 2014/2020, in merito alle misure sopra riportate, sono stati investiti complessivamente 100 milioni di euro in più rispetto al precedente Psr.
L’Assessore Regionale all’Agricoltura Sacchetto evidenzia come da mesi gli uffici regionali stiano lavorando alla stesura della prima bozza del Piano di Sviluppo Rurale, bozza che a breve sarà inviata per un primo esame a Bruxelles. Il lavoro è stato guidato dall’idea condivisa di migliorare la programmazione passata, la quale presentava evidenti problematiche, a partire dai divieti inseriti proprio nel testo generale del Psr stesso rendendoli di fatto in vigore e non modificabili per tutti i 7 anni successivi -anche quando ingiustificati- per via dell’eccezionale difficoltà nel modificare il documento. Nel nuovo testo esclusioni e divieti saranno inseriti nei bandi, così da poter intervenire facilmente in caso di scelte errate. Obiettivi del Psr 2014/2020 saranno: bandi chiari e semplici, a cadenza programmata (prevalentemente annuale), risposte puntuali alle domande presentate da parte delle aziende, tempistiche dei pagamenti ridimensionate e, ove possibile, un incremento dei premi laddove si riconosca un effettivo impegno da parte delle aziende, obiettivo possibile anche grazie all’ottenimento di 119 milioni di euro in più rispetto alla precedente programmazione, nonostante il periodo economicamente delicato.