Occorre abbassare i toni sul Gavi

01/04/2011

L’accordo di filiera per la vendemmia 2010 per la DOCG GAVI, a giudizio delle Organizzazioni Professionali Agricole, ha determinato stabilità per i prezzi delle uve e certezze per tutto il comparto.
Per questo, Confagricoltura Alessandria ritiene necessario proseguire il percorso intrapreso, convinta che possa assicurare e dare tranquillità ai produttori, influenzando positivamente la crescita commerciale di questo vino nel mondo. Pertanto, il nostro Sindacato ritiene indispensabile il rispetto dei principi contenuti nell’accordo del 2010 e la sua rigorosa applicazione da parte di tutti i soggetti interessati della filiera.
Uno dei punti rilevanti dell’accordo riguarda la creazione del “fondo destinato agli interventi di mercato a sostegno della DOCG GAVI”.
Il Fondo si realizza attraverso il versamento di una quota sul valore stabilito delle uve, che le aziende acquirenti e/o vinificatrici devono far confluire per un importo complessivo di 232.877,96 euro, su un conto corrente del Consorzio di Tutela del Gavi.
Per rispettare gli impegni assunti nell’accordo del 2010 è necessario quindi realizzare immediatamente questi punti:
– Insediare il comitato di gestione del fondo in seno al Consorzio, così come indicato nell’accordo;
– Presentare entro un mese il progetto di promozione al tavolo interprofessionale per la sua approvazione definitiva;
– Istituire un conto corrente bancario dedicato esclusivamente a ricevere le somme relative alle trattenute sulle uve, come già richiesto alla riunione del tavolo interprofessionale del 18 marzo.
Questi sono i punti essenziali per mettere in cantiere le sinergie tra tutte le componenti della filiera, al fine sviluppare i progetti di promozione e dare continuità al tavolo interprofessionale.
In un contesto molto conflittuale come quello del GAVI, la nostra Associazione ha svolto un ruolo importantissimo per consentire un dialogo sereno tra tutti i protagonisti della filiera affinché si raggiungesse l’accordo che, a fronte di qualche limite, ripetiamo con forza, ha dato stabilità a tutto il comparto. Per il futuro accordo - lo dico chiaramente - se otterremo il mandato dai produttori, intendiamo
mantenere la stessa impostazione, con l’obiettivo di migliorarne i contenuti.
Sono rammaricato della comunicazione inviata ai produttori dal Consorzio, subito dopo l’incontro dei componenti il tavolo interprofessionale del 18 marzo u.s.. La lettera inviata è stata intesa dalla maggioranza dei produttori come un sollecito di pagamento delle trattenute sulle uve destinato al fondo per gli interventi di sostegno e ha creato malumore e disaccordo tra gli stessi.
A mio avviso, lo stile ed i toni usati nella stessa sono inadatti al miglioramento delle future relazioni tra i componenti della filiera, facendo assumere al Consorzio un ruolo che eccede il mero incarico di gestore del fondo. Confagricoltura Alessandria confida che tutti i soggetti della filiera si limitino nei toni ed assumano atteggiamenti propositivi e collaborativi per non far naufragare il tavolo interprofessionale per la DOCG GAVI. Sarebbe un grave danno per il territorio di Gavi e per la viticoltura alessandrina, piemontese e italiana!
Comunque, il nostro Sindacato si adopererà con forza per riaprire il tavolo interprofessionale e siamo fin d’ora disponibili al confronto per condividere le linee strategiche per il rilancio del GAVI. Ringrazio l’assessore Claudio Sacchetto per il supporto che ha dato e che vorrà ancora dare al comparto e conto sulla coesione dei componenti il tavolo interprofessionale.