Un’Assemblea generale ricca di iniziative

25/03/2011

“Quest’anno abbiamo voluto creare un appuntamento particolarmente ricco di avvenimenti per i nostri associati”. Con queste parole il presidente provinciale Gian Paolo Coscia ha voluto sottolineare la corposità del programma dei lavori assembleari 2011.
Iniziata nel primo pomeriggio di venerdì 25 marzo presso Palazzo Monferrato ad Alessandria, l’Assemblea generale di Confagricoltura Alessandria ha visto nella prima parte la  lettura e l’approvazione dei bilanci consuntivo del 2010 e preventivo del 2011 ad opera del presidente Gian Paolo Coscia, del direttore Valter Parodi, del consulente dott. Stefano Cellerino e dei componenti il Collegio Sindacale,
avv. Franco Grillo, avv. Dino Vernetti e dott. Dino Ferrari.
A questa è seguita una piacevole iniziativa, la premiazione dei dipendenti in forza da 25 anni e più presso il Sindacato agricolo, denominata per l’occasione “Riconoscimento alla dedizione a Confagricoltura Alessandria” con la consegna delle targhe a 9 collaboratori da parte del presidente provinciale Coscia e del presidente regionale Ezio Veggia accompagnata da un lungo sottofondo di applausi della platea.
Sono poi intervenuti i presidenti degli Enti Collaterali di Confagricoltura Alessandria: Maria Teresa Bausone per Confagricoltura Donna e Rosanna Varese per Agriturist.
Dopo il tradizionale coffee break, ha preso il via la seconda par te del consesso aperta al pubblico esterno. Numerose le autorità alessandrine intervenute in sala, tra i quali S.E. il prefetto Francesco Paolo Castaldo, l’europarlamentare Oreste Rossi, l’On Franco Stradella, l’On. Marco  Botta, On. Massimo Fiorio, il vice presidente del Consiglio Regionale Riccardo Molinari e l’assessore all’agricoltura della Provincia di Alessandria On. Lino Rava.
E altrettanto nutrita è stata la platea davanti a cui ha preso la parola Franco Postorino della Direzione Economica di Confagricoltura per illustrare la relazione su “La riforma della Pac post 2013. Prospettive e ipotesi di ricaduta sull’agricoltura alessandrina”.
“Oggi agli agricoltori si chiede un’attività produttiva orientata al le esigenze dei cittadini e quindi tutti insieme cibo e sicurezza
alimentare, sostenibilità, salvaguardia del territorio, fonti energetiche alternative e occupazione.
Se si vuole raggiungere questi obiettivi, la Pac deve porsi alcune priorità quali la redditività e la competitività delle imprese. I soldi destinati a tal fine sono ben spesi ed i cittadini europei cominciano a rendersene conto” ha commentato il presidente di Confagricoltura, Gian Paolo Coscia.
Dalle esaustive e argomentate tesi sul futuro della Pac del dott. Postorino è emersa la necessità di una riforma comunitaria che sia sostenuta da adeguate risorse.
Alcuni Paesi membri hanno domandato di ridurre le spese di bilancio per la politica agricola comune e, di fatto, di ‘subappaltare la produzione alimentare e no food ai Paesi extracomunitari.  La posizione di Confagricoltura è diametralmente opposta: “Niente di più
sbagliato, se si vogliono dare garanzie precise ai cittadini”. C’è poi il problema della ridistribuzione delle risorse per l’agricoltura tra gli Stati UE. Confagricoltura chiede ai parlamentari europei, al neoministro Saverio Romano ed a tutto il Governo di impegnarsi a Bruxelles ed a Strasburgo su due fronti: quello di un bilancio europeo ambizioso, che garantisca almeno la conferma dell’attuale dotazione  finanziaria, in termini reali, per la Pac, e quello dell’approvazione di una riforma che eviti all’Italia un’insostenibile riduzione delle risorse. L’agricoltura va rafforzata non indebolita. “Siamo alla fase di avvio del negoziato europeo ed occorrerà attendere i testi delle proposte di regolamento, presumibilmente subito dopo la pausa estiva, per entrare nel vivo dei dettagli della futura politica agricola comune.
È però essenziale essere partiti, nel nostro Paese, con il piede giusto” ha detto Franco Postorino. “Adesso è necessario proseguire su questa via, intensificando i momenti di confronto e curando i dettagli del percorso negoziale con rapporti, che devono divenire costanti, tra le amministrazioni, anche a livello locale, e le Organizzazioni di rappresentanza” ha concluso il presidente Coscia.