Elezioni 2014: speranze per il futuro

02/06/2014

Le ultime elezioni Amministrative ed Europee sono ormai terminate e si impone una riflessione sui risultati, in particolare per quanto riguarda i possibili sviluppi collegati al mondo dell’Agricoltura. In Piemonte il Partito Democratico, con il candidato presidente della regione Chiamparino, ha ottenuto una maggioranza schiacciante e avrà 32 seggi regionali sui 50 disponibili. Avrà quindi la possibilità di governare per 5 anni con la maggioranza in mano ad un solo partito e non ad una coalizione,come successo alla giunta Cota. Perciò, almeno in teoria, meno problemi decisionali ma anche nessun alibi in caso di fallimento. Se questa impostazione stabile del governo regionale, dovrebbe far ben sperare di poter vivere una stagione politica tranquilla, è pur vero che i problemi economici della nostra regione Piemonte sono tali e tanti, che la rotta del risanamento appare obbligatoria, e non lascia molti spazi di manovra. Per quanto riguarda l’assessorato all’Agricoltura, sarà quasi sicuramente retto da Giorgio Ferrero, al quale già prima delle elezioni abbiamo esposto il documento preparato con il coordinamento di Agrinsieme e che quindi conosce le nostre richieste. Ferrero viene dal nostro mondo, è un agricoltore, e ci auguriamo che anche con lui ci sia un dialogo franco e costruttivo come con il suo predecessore Claudio Sacchetto, che voglio pubblicamente ringraziare per tutto quello che ha fatto in questi 4 anni durante i quali ha retto l’assessorato all’Agricoltura Piemontese. Appena la nomina dell’assessore sarà ufficializzata, proporremo un incontro per fargli conoscere al meglio le specificità dell’agricoltura Alessandrina. Non meno importanti sono state le elezioni europee, viste ancora con un certo distacco da noi Italiani, ed invece molto strategiche per quanto riguarda l’agricoltura. Abbiamo eletto alcuni parlamentari Piemontesi e anche con molti di loro abbiamo già avuto modo di confrontarci e continueremo a farlo in futuro, con una speranza, quella di avere finalmente un commissario Italiano all’agricoltura europea. L’uomo giusto ci sarebbe, Paolo De Castro, politico molto stimato a Bruxelles, con un passato di rilievo sia come ministro che come presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo. Con tutti gli eletti, sia in regione che in Europa, cercheremo di stabilire un rapporto basato sulla sincerità e sulla comune volontà di risolvere i problemi della nostra Agricoltura che sono e rimangono tanti.

Luca Brondelli