Anticipazioni sul progetto politico-economico di Confagricoltura

20/01/2010
Dopo l’Assemblea Nazionale del 16 dicembre che ha visto riuniti i vertici di Confagricoltura da tutta Italia, il presidente Federico Vecchioni ha incontrato anche la stampa per un bilancio dell’annata e alcune previsioni per il 2010. Dalle analisi dell’organizzazione, l’agricoltura italiana appare profondamente inadeguata nelle caratteristiche strutturali, in termini organizzativi e nelle relative politiche di intervento. Sulla base di questo scenario in profonda evoluzione occorre interrogarsi su quale nuovo percorso di sviluppo il settore debba intraprendere con una prospettiva che travalichi la situazione congiunturale e ponga lo sguardo al medio-lungo periodo. Gli obiettivi di questo percorso sono: superare le criticità esistenti nel sistema agroalimentare, ridurre i costi di produzione, creare opportunità di commercializzazione dei prodotti, riformulare il ruolo della rappresentanza. “Il nostro progetto, quindi, ha finalità politiche, poiché individuerà le idonee iniziative legislative di modifica a completamento dell’attuale quadro normativo e di politica agricola; finalità economiche, perché l’obiettivo principale è la tutela e la crescita del reddito dell’agricoltore; finalità sindacali grazie alla convergenza con altri soggetti su obiettivi definiti che faciliterà l’azione di lobby” afferma Vecchioni. La caratteristica del progetto sarà di essere aperto a tutti, capace di ridisegnare la rappresentanza; innovativo, nei contenuti e nelle modalità; leggero, cioè senza appesantimenti burocratici o strutturali. Nel quadro dei rapporti con il mercato i suoi principali punti operativi riguarderanno: le modalità di approvvigionamento dei mezzi tecnici; modalità, strumenti e canali di vendita; le politiche di qualità e di differenziazione. Per quanto riguarda gli interventi sull’ambiente economico ed istituzionale sono in primo piano: politiche di supporto (comunitarie, nazionali, regionali); il sistema fiscale e previdenziale; l’accesso al credito e la gestione del rischio; gli adempimenti burocratici; le infrastrutture e la logistica.