Partite Iva inattive: 90 giorni per chiudere in fretta e a costi minimi

18/07/2011

I contribuenti titolari di una partita Iva che, sebbene obbligati, abbiano dimenticato di comunicare la cessazione della propria partita in quanto non svolgono alcuna attività e non hanno presentato la relativa dichiarazione da almeno tre anni hanno novanta giorni per chiudere la propria posizione, pagando solo una sanzione minima di 129 euro che equivale ad ¼ della sanzione minima applicabile a tale violazione.
Per mettersi in regola basta provvedere al versamento spontaneo con il modello F24 “elementi identificativi”, indicando il codice tributo 8110, la partita Iva da chiudere e l’anno di cessazione dell’attività; non è necessario presentare anche la dichiarazione di cessazione attività, con il mod. AA7 (previsto per i soggetti diversi dalle persone fisiche) od il mod. AA9 (previsto per le imprese individuali e lavoratori autonomi), perché la chiusura della partita Iva verrà effettuata dall’Agenzia sulla base dei dati desunti dal modello F24 presentato.
La posizione va regolarizzata entro novanta giorni, calcolati a partire dal 6 luglio 2011, data di entrata in vigore del decreto legge n. 98/2011. Va ricordato che la norma di favore si applica a condizione che la violazione non sia stata già contestata con atto portato a conoscenza del contribuente. Per i contribuenti che, pur obbligati, non usufruiranno di questa norma di favore l’Agenzia può procedere alla chiusura d’ufficio della partita Iva, irrogando nel contempo la sanzione nei termini ordinari.
I nostri Uffici sono a completa disposizione di tutti gli associati per eventuali chiarimenti in merito.