In breve del 2 Settembre 2014

02/09/2014

Il mercato dei cereali e dei semi oleosi
I prezzi per il frumento tenero nazionale rimangono per lo più stabili. A Milano le quotazioni sono rimaste invariate (193,50 euro/t per il panificabile), a Bologna il fino rimane fermo a 194 euro/t. Gli unici movimenti, peraltro prevedibili, riguardano il frumento di forza (in aumento di 2 euro/t, media 228,50 euro/t) e i frumenti di qualità inferiore, che perdono 2 euro alla tonnellata. Il dato più rimarchevole è il calo dei sottoprodotti, che perdono 15 euro/t (+13 euro/t a Milano), dovuto all’offerta eccessiva rispetto ai fabbisogni zootecnici, la cui domanda langue. Invariate le farine, ma bisogna dire che i prezzi reali sono di gran lunga inferiori rispetto a quanto riportato nei listini.

In recupero invece le piazze internazionali. A Chicago il future di settembre (la cui scadenza è ormai imminente) ha oltrepassato nuovamente quota 550 (550,2 cent/bushel, per l’esattezza), con tendenza in crescita, al netto della grande volatilità del titolo. Sul Matif il future di novembre ha chiuso venerdì a 174,25 euro/t. I mercati sono combattuti tra i possibili rialzi dovuti alle crisi internazionali e le previsioni di raccolta, più abbondanti che mai. L’IGC ha corretto al rialzo le stime di ben 11 milioni di tonnellate (713 milioni l’ultima stima), e di fronte a questi numeri scommettere su un recupero delle quotazioni nel breve periodo non è facile.

La svalutazione dell’euro rispetto al dollaro offre invece un sostegno alle quotazioni francesi: 182 euro/t l’ultimo prezzo per merce fob Rouen.

I listini per il mais nazionale sono piuttosto contradditori: mentre a Milano ha guadagnato 2 euro/t (195,50 euro/t) rispetto al 5 agosto, a Bologna c’è stato un vero e proprio crollo: -11 euro/t (186 euro/t).

Abbastanza stabili le quotazioni sui mercati a termine. A Chicago il prezzo del future di settembre si mantiene attorno ai 355 cent/bushel, con un lieve recupero nella seconda metà della settimana (chiusura di venerdì: 359 cent/bushel). A Parigi non si registrano movimenti particolari; il future di novembre quota ora 151,75 euro/t. Come per il frumento, anche per il mais l’IGC ha rivisto al rialzo le previsioni del raccolto mondiale: 973 milioni di tonnellate (+4 mln/t), numero che si avvicina molto al raccolto record del 2013, che era di 982 milioni di tonnellate. Insomma, guardando i fondamentali e soprattutto l’offerta, non sembra che vi siano grandi spazi per un recupero duraturo dei prezzi.

Il mercato fisico francese è fermo a 151 euro/t (fob Bordeaux).

L’orzo nazionale segue le sorti degli altri cereali foraggeri, con un mercato fiacco e tendenzialmente in ribasso. A Milano il listino è restato invariato rispetto a prima delle ferie (173,50 euro/t), Bologna segna -2 euro/t (173 euro/t).

Al livello internazionale si registra invece un lieve recupero. Con uno scarto di 25 euro/t tra il frumento tenero e l’orzo (e con l’euro indebolito), quest’ultimo potrebbe tornare ad essere competitivo per gli acquirenti tradizionali come l’Arabia Saudita e la Cina. Se ne giova il mercato fisico francese: 153 euro/t l’ultima quotazione fob Rouen.

I semi di soia nazionali non sono ancora quotati e, viste le condizioni meteo, ci vorrà ancora qualche settimana per la partenza della nuova campagna. In ogni caso i segnali sono ribassisti (soia estera a Bologna: -10 euro/t, prezzo 408,50 euro/t).

A Chicago il momentaneo collo di bottiglia ha causato un rialzo del future di settembre (1089,4 cent/bushel), ma le scadenze successive sono molto più basse, come ad es. novembre 2014 a 1024,2 cent/bushel.

Stabili i semi di colza a Parigi: 151,75 euro/t per novembre 2014.

Per quanto riguarda il riso la situazione complessiva delle vendite della campagna rilevata dall’Ente Risi evidenzia che nel corso della campagna 2013/2014 i produttori hanno venduto 1.398.594 tonnellate di risone così ripartite: 535.063 tonnellate di "lunghi A", 452.434 tonnellate di "lunghi B", 385.625 tonnellate di "tondi" e 25.472 tonnellate di "medi". Nel complesso è stato collocato il 96,6% della disponibilità con un calo di 182.556 (-11,5%) rispetto alle vendite di un anno fa.

Nel mese di agosto alla Borsa Merci di Vercelli non si sono registrate variazioni. Il listino del 26 agosto riporta un’unica quotazione: le varietà Thaibonnet, Sirio, Gladio e similari si apprezzano di 10 euro/t, passando da 220-230 a 230-240 euro.

Alla Borsa Merci di Pavia si registra lo stesso aumento per Thaibonnet, Sirio e Gladio, mentre si rileva un aumento di circa 30 euro a tonnellata per il Selenio (da 255-275 a 285-305 euro) e di 25 euro a tonnellata per il Balilla (da 250-260 a 275-285 euro).

L’Ente Risi ha intanto reso noti i dati provvisori delle superfici coltivate a riso nella campagna in corso, che subiscono una contrazione di 3.631 ettari (-1,68%) rispetto all’anno passato, scendendo da 219.650 a 216.019 ettari. In aumento le coltivazioni dei gruppi varietali Lido (+ 6,67%), Vialone nano (+30,96%), Varie medio (+48,33%), Loto-Ariete (+11,16%), Sant’Andrea (+27,81%), Roma-Elba (+ 129,89%), Arborio (+15,05%), Carnaroli-Karnak (+24,69%) e Varie Lungo A (+226,20%). In flessione le semine dei Tondi (-5,68%), dei Padano-Argo (-21,38%9 e dei Lungo B (-21,76%).