Meeting di Rimini sull’agroalimentare

03/09/2014

Guidi: competitività e sostenibilità tra tradizione e innovazione

Produttività, sostenibilità economica ambientale e sociale, innovazione, reti e territori sono le sfide dei prossimi anni”. Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Mario Guidi intervenendo al convegno su ‘La cultura alimentare italiana: una tradizione innovativa’, nell’ambito del Meeting di Rimini del 25 agosto scorso.
Il prodotto alimentare italiano – ha osservato il presidente di Confagricoltura – nasce grazie ad un patrimonio di conoscenze, una cultura millenaria radicata nei territori, che appartiene a tutta la filiera produttiva; poi però deve trovare le ‘vie’ del mondo, dove il made in Italy è un brand conosciuto e apprezzato. Per fare questo dobbiamo modernizzare la nostra agricoltura e le nostre filiere agroalimentari. Un processo che è stato già intrapreso da tempo e che non possiamo e non dobbiamo fermare, illudendoci magari che i mercati globali si conquistino (solo) con razze e varietà in via di estinzione”.
I mercati globali - ha continuato Guidi - si presidiano con la competitività, che passa anche attraverso l’innovazione che migliora i processi, i prodotti e, in ultima analisi, la redditività degli operatori. Per questo dobbiamo puntare sulle imprese che hanno una valenza economica, che sono in grado di stare sul mercato, perché solo incrementando la loro attività – e quindi in prima battuta la produzione e la produttività – si potrà conseguire l’obiettivo di favorire uno sviluppo del settore che garantisca crescita ed occupazione a vantaggio di tutti e che allo stesso tempo sia sostenibile”.
Il presidente di Confagricoltura ha ricordato che il settore agricolo, da sempre attento alla chiusura dei cicli naturali, si sta sempre più concentrando sulla generazione di crescita economica attraverso una gestione efficiente delle risorse.
Ad avviso del presidente di Confagricoltura le varie filiere agroalimentari hanno grandi responsabilità; devono individuare nel dialogo e nella concertazione le scelte strategiche da compiere per conquistare fette sempre più consistenti di mercato. “Non c’è contrapposizione tra filiere ‘corte’ e ‘lunghe’ - ha spiegato Guidi - il vero tema riguarda l’organizzazione per imporsi sui mercati, quello interno e quello globale”.
Guidi ha poi ricordato le ripercussioni dell’embargo russo che “sta portando squilibrio anche al mercato interno e mette a repentaglio i redditi delle imprese agricole. È strategico presidiare tutti i possibili mercati esteri e conquistarne di nuovi per aumentare le opportunità ed anche, se vogliamo, per diversificare i rischi”.
Stiamo già lavorando per ‘Expo 2015’ – ha quindi concluso il presidente di Confagricoltura – che sarà l’occasione imperdibile perché i riflettori vengano puntati sugli sforzi che le imprese agricole ed agroalimentari già compiono per essere competitive ed innovare, per salvaguardare l’ambiente, per rilanciare l’economia”.
Confagricoltura ha accolto con interesse il messaggio lanciato dal Meeting (“Verso le periferie del mondo e dell’esistenza. Il destino non ha lasciato solo l’uomo”) e, nell’ambito del progetto Ecocloud, dedicato alle buone pratiche sostenibili sviluppate dalle imprese agricole associate, ha deciso di concentrare l’attenzione sul ruolo svolto dall’agricoltura nel sociale.

Veggia: il progetto EcoCloud di Confagricoltura come esempio

L’agricoltura – ha detto il vicepresidente Ezio Veggia nel corso del seminario ‘Sostenibilità sociale: per un’agricoltura responsabile, in grado di rispondere alle nuove esigenze dell’uomo e delle comunità’ del 27 agosto - sin dai suoi albori ha avuto una valenza, un impatto e un fine sociale. È naturale, dunque, che l’agricoltura moderna continui a svolgere questa funzione di pari passo con quella economica ed ambientale”.
Su questi concetti - ha spiegato Veggia - è basato il progetto Eco- Cloud, la rete delle aziende di Confagricoltura che fanno della sostenibilità il principio della propria attività imprenditoriale, condividendo e diffondendo esempi di buone pratiche ambientali, sociali ed economiche.” Progetto che recentemente si è concretizzato nel Manifesto EcoCloud, che comprende il decalogo della sostenibilità di Confagricoltura. L’agricoltura moderna adopera nuovi canali per trasmettere valori e conoscenze, per integrare le persone, che vanno oltre il vecchio “focolare”: reti, innovazione, sempre con un forte radicamento nei territori, sono i nuovi strumenti utilizzati dalle imprese.
Il ruolo multifunzionale dell’agricoltura sta facendo emergere nuove potenzialità, direttamente legate alla capacità di generare benefici per le fasce svantaggiate e vulnerabili della società, anche attraverso servizi innovativi, che spesso suppliscono alla crisi dei sistemi tradizionali di assistenza sociale, con una strategia di intervento che coinvolge in primo luogo quelle realtà aziendali produttive per il mercato che operano in collaborazione con le istituzioni sociosanitarie competenti per territorio, ma anche con le strutture terapeutiche riabilitative, sociosanitarie e socio-assistenziali che utilizzano l’attività agricola a fini di riabilitazione, terapia, cura e intervento sociale.

Rossana Sparacino